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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Almeno 100 mila rom in fuga dall’Ucraina. Ue: “Stati li accolgano”

Ma la stessa Commissione europea ammette che tanti di loro potrebbero essere apolidi o privi di documenti, dunque esclusi dalla protezione temporanea garantita ai soli ucraini

Nessuna discriminazione nell’accoglienza dei profughi del conflitto. È quanto ha chiesto la Commissione europea alla vigilia della Giornata internazionale dei rom. La ricorrenza dell’8 aprile quest’anno cade in contemporanea con la fuga di massa dall’Ucraina di milioni di persone. Tra quelli che “hanno cercato rifugio nell'Ue e nei Paesi vicini dalla guerra di Putin, si stima che 100 mila siano rom”, hanno dichiarato la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, la commissaria europea per l'Uguaglianza, Helena Dalli, e il commissario europeo per l'Allargamento, Oliver Varhelyi.

In un comunicato congiunto, i tre rappresentanti del Collegio dei commissari hanno ricordato che i profughi del conflitto “devono sempre poter trovare un luogo sicuro e un riparo, indipendentemente dalla razza o dall'origine etnica, colore, religione o credo o orientamento sessuale”. “Ciò - hanno aggiunto i commissari europei - è particolarmente importante per i rom, alcuni dei quali sono apolidi e potrebbero non avere sempre i documenti pertinenti come la carta d'identità o il passaporto".

Ma quest’ultima circostanza potrebbe in effetti complicare la vita dei profughi rom in fuga dall’Ucraina. L’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea - un provvedimento inedito per l’Unione europea che garantisce il permesso di soggiorno a chi scappa dalla guerra - prevede infatti una procedura di serie B per chi fugge dal Paese, ma non ha il passaporto di Kiev.

Il testo approvato lo scorso 3 marzo dai ministri degli Interni prevede infatti che i residenti in Ucraina con passaporto di altri Paesi debbano essere coperti dalla direttiva sulla protezione temporanea o dalla legislazione nazionale. Quest’ultima possibilità è invece esclusa per i cittadini ucraini, che beneficiano automaticamente del permesso di soggiorno garantito dall'Ue. La libertà di scelta lasciata ai governi nazionali si è già tradotta in una disparità di trattamento nei Paesi che non accettano il principio secondo cui chiunque scappa dalla guerra vada accolto a prescindere dal colore del passaporto o della pelle. Per non parlare dei rischi che corrono gli sfollati che sono totalmente privi di documenti di cittadinanza. 

"Oggi invitiamo gli Stati membri ad attuare tutte le misure nell'ambito dei quadri strategici nazionali per i rom di recente adozione, comprese quelle per le persone in situazioni di crisi", si legge ancora nel comunicato dell’esecutivo Ue. “La Commissione europea continuerà a fare del suo meglio per aiutare i governi dell'Ue durante questo periodo difficile, garantendo che i fondi siano facilmente e rapidamente disponibili”, hanno concluso i tre membri del Collegio dei commissari. 

L'Unione mondiale dei rom e il Consiglio d'Europa stimano che ci siano circa 400 mila rom che vivono in Ucraina. I rom sono inoltre la più grande comunità di minoranze etniche d'Europa, con una popolazione che si aggira intorno ai 10-12 milioni di abitanti, di cui oltre 6 milioni vivono nell'Ue.

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