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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente

Xylella, il diktat di Bruxelles: “Abbattete gli ulivi o conseguenze economiche enormi” 

Protesta il Movimento 5 Stelle: "Il governo non si pieghi". Ma per il commissario Ue Andriukaitis "il batterio rischia di diffondersi al nord, sarebbe un disastro"

“L'Italia deve fare di più per abbattere gli ulivi infetti altrimenti le conseguenze economiche saranno enormi”. Lo ha detto il commissario Ue alla Salute Vytenis Andirukaitis, a margine della riunione di alto livello sulla Xylella a Parigi, che si è conclusa con l'ok degli Stati membri a una roadmap per fermare la diffusione del batterio. Già, perché la Xylella non è più un “caso” solo pugliese:  sottospecie di questo batterio (diverse da quelle riscontrate in Italia) sono state scoperte in Francia e in Spagna

Polemica M5s sugli abbattimenti

Per il ministro francese dell'Agricoltura, Stephane Travert, la Xylella “resta una minaccia mondiale per i vegetali” e una “priorità per l'Ue". "L'eradicazione - ha continuato - è il nostro primo obiettivo". Sulla stessa linea Andriukaitis, che ha puntato il dito contro l'Italia: “La collaborazione del governo italiano con la Commissione europea è molto stretta. Ci sono progressi, ma bisogna fare ancora di più. L'Italia deve fare di più per abbattere gli ulivi infetti altrimenti le conseguenze economiche saranno enormi”. Il commissario Ue ha evocato il rischio che il virus si propaghi dalla Puglia verso nord con conseguenze “disastrose”. 

Parole contro le quali si scaglia l'eurodeputata M5s Rosa D'Amato: “Quella di Andirukaitis è una chiara minaccia che si fonda su un presupposto sbagliatissimo: eradicare il batterio sradicando gli alberi. Gli abbattimenti indiscriminati non servono. Ci sono pratiche alternative, molto meno drastiche e dannose, che stanno funzionando”. Il governo italiano, prosegue D'Amato, “la smetta di piegarsi a Bruxelles e tuteli il territorio pugliese.Sulla Xylella, l'Ue ha dimostrato di essere nel torto fin dal principio, tanto da essere stata costretta a correggere il tiro più volte dinanzi all'evidenza dei fatti”.

I reimpianti

Il riferimento è alla recente autorizzazione dell'Ue ai rimpianti di specie di ulivo resistenti alla Xylella nella zona infetta: “I reimpianti sono la dimostrazione che con il batterio si puo' convivere – continua l'eurodeputata M5s - Perché l’Ue, invece di proseguire con gli abbattimenti indiscriminati, non prende in considerazione quelle piante di ulivo che pur trovandosi nelle zone definite infette non presentano alcun sintomo della malattia? Serve allargare la ricerca, subito”.

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