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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

La nuova vita della Volkswagen, dal Dieselgate al primato in Europa delle auto elettriche

Insieme a Bmw e Daimler ha triplicato le vendite di veicoli ecologici sorpassando nel Vecchio Continente il gigante statunitense Tesla, finora il re del mercato

La pandemia non ferma la vendita delle auto elettriche ma anzi sembra spingerla: con quasi 600 mila veicoli ecologici venduti, Bmw, Daimler e Volkswagen hanno triplicato le loro vendite l'anno scorso e hanno superato in Europa il re del mercato “green”, Tesla. Dei 5,3 milioni di auto consegnate dal marchio VW lo scorso anno, 212 mila erano esclusivamente alimentate a batteria o ibride, con un aumento del 158 per cento rispetto al 2019. Di queste, 159 mila sono state vendute in Europa, dove le case automobilistiche hanno affrontato la minaccia di centinaia di milioni di euro di multe che sarebbero piovute da Bruxelles se non fossero riuscite a ridurre le emissioni di Co2.

Primato europeo

Secondo i dati compilati dall'analista automobilistico Matthias Schmidt, nel 2020, il solo marchio VW ha venduto 117 mila veicoli esclusivamente elettrici nel Vecchio Continente, mentre le consegne di Tesla sono state pari a 96 mila.  I numeri registrati da VW e annunciati questa settimana vanno ad aggiungersi a quelli dell'associazione dell'industria automobilistica in Germania, che ha spiegato che a dicembre le auto a batteria e ibride hanno raggiunto il 26,6 per cento delle vendite, superando le auto diesel, che avevano il 26,2 per cento.  Il diesel sta subendo un forte calo dal 2015, quando lo scandalo Dieselgate portò alla luce il fatto che alcune auto Volkswagen venivano truccate per imbrogliare i test sulle emissioni. Inoltre, secondo le nuove regole Ue, le case automobilistiche devono vendere un numero maggiore di auto a emissioni zero per rispettare i limiti più severi sulle emissioni di anidride carbonica, il principale gas a effetto serra responsabile del cambiamento climatico.

Le nuove regole Ue

Tali standard sono entrati in vigore il 1 gennaio e il mancato raggiungimento di una media della flotta inferiore a 95 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso può comportare pesanti multe da parte di Bruxelles, dove la Commissione europea targata Ursula von der Leyen punta a dare una forte connotazione verde ai cinque anni di legislatura. Come sottolinea il Financial Times, le vendite di auto elettriche in Germania sono state aiutate dalla decisione di Berlino, sulla scia della crisi del Covid-19, di raddoppiare i sussidi per l'acquisto di veicoli a emissioni zero, con i clienti in grado di ottenere fino a 9 mila di euro di sconto sul prezzo al dettaglio. Un altro fattore che ha contribuito al boom dell'elettrico è stato il crescente numero di nuovi modelli che, come l'ID.3 della VW, sono stati progettati esclusivamente come auto elettriche, anziché essere convertiti da modelli a combustione interna. Il modello, che è arrivato sul mercato solo a settembre dopo che i problemi del software hanno causato notevoli ritardi nella produzione, è stata l'auto a emissioni zero più popolare di VW, con 56.500 unità vendute nel 2020. 

Servono punti di ricarica

Un scenario positivo, ma c'è un neo molto significativo. Come riportato dalla AP, infatti, la domanda di auto elettriche è stata frenata dalla mancanza di punti di ricarica, anche per le persone che vivono in condomini e non possono installare una scatola di ricarica a casa. Secondo l'associazione automobilistica tedesca, la Vda, ce n'è una per ogni 17 auto elettriche. A livello mondiale, il governo cinese, il più grande mercato automobilistico del mondo, sta facendo pressioni sulle case automobilistiche per ridurre le emissioni. All'opposto gli Usa, dove la diffusione dei veicoli elettrici è stata più lenta per via di una pressione normativa più debole e per il basso costo della benzina: 2 dollari al gallone, cioè quasi quattro litri).

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