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Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Torino, Milano e Napoli: il podio europeo dell'inquinamento è tutto italiano. Oggi vertice a Bruxelles sullo smog

Legambiente pubblica il rapporto "Che aria tira in città: il confronto con l'Europa", basato sui dati OMS. Il risultato è impietoso: le città italiane sono le più inquinate da polveri sottili. Martedì a Bruxelles ultima chiamata per evitare di finire di fronte alla Corte di Giustizia Ue

Torneo città più inquinata d'Europa, specialità polveri sottili: ed è subito tripletta per l'Italia. Un podio tutto azzurro e di cui andar per nulla fieri: Torino, Milano e Napoli si piazzano infatti in cima alla lista delle città europee più contaminate per le pericolose Pm10. E' questo il risultato, per nulla lunghiero, che emerge dal rapporto "Che aria tira in città: il confronto con l'Europa", frutto di un'elaborazione realizzata da Legambiente sulla base dei dati dell'OMS in Europa. 

Domani vertice a Bruxelles, ultima chiamata prima della Corte di Giustizia

La pubblicazione, anticipata dall'Ansa, avviene in una data non casuale: domani a Bruxelles si riunisce il Commissario Ue per l'ambiente Karmenu Vella con i rappresentanti dei nove paesi Ue sotto procedura di infrazione per aver superato i limiti di polveri sottili concordati. Tra i nove, chiaramente, anche l'Italia, che si presenterà con il ministro Gian Luca Galletti. E' l'ultima chiamata per trovare soluzioni al problema smog nell'Unione europea altrimenti la Commissione non avrà altra scelta che rinviare gli Stati membri inadempienti alla Corte di giustizia.

I dati dell'inquinamento

E visti i dati di Legambiente, l'Italia pare avere tutti i numeri per finire di fronte ai giudici del Lussemburgo. Nella classifica europea basata su dati del 2013 (del 2014 per le sole città francesi), Torino è al top con 39 microgrammi per metro cubo, seguita da Milano (37) e Napoli (35), tutte ben al di sopra del valore limite di 20 microgrammi.  Seguono ai piedi del podio Siviglia, Marsiglia e Nizza (29) mentre Roma si piazza con Parigi al settimo posto (28), davanti a Stoccarda, Barcellona, Dortmund e Berlino (24), quindi Glasgow (23), Bordeaux, Londra e Leeds (22), Monaco (21), Madrid (19), Valencia (17) e Liverpool (14).

Legambiente: "situzione non migliora, lacune croniche"

Dal 2014 la situazione delle quattro città italiane non è migliorata, a conferma di una "cronicità delle lacune per l'inquinamento atmosferico", spiega il coordinatore dell'ufficio scientifico di Legambiente Andrea Minutolo. La media annuale di PM10 a Torino è stata di 35 microgrammi/mc nel 2014, 39 nel 2015 e 36 nel 2016; a Milano è stata nei tre anni 35-41-36; a Napoli è stata 29 nel 2014 e nel 2015 e 28 nel 2016. A Roma, dai 29 microgrammi per metro cubo del 2014 si è passati a 31 nel 2015 e di nuovo a 29 nel 2016.

"Un andamento che fa presupporre nuove procedure di infrazione", osserva Minutolo spiegando che le attuali procedure per l'Italia si riferiscono agli anni 2008-2012 e 2012-2014. Sotto procedura Ue sono anche Repubblica ceca, Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Romania, Slovacchia e Regno Unito.

"Urgenti interventi strutturali, ripensare la mobilità in città"

Per Legambiente "sono urgenti interventi strutturali" perchè non bastano "blocchi estemporanei della circolazione e generici inviti ad abbassare il riscaldamento delle abitazioni. Bisogna ripensare le città e la mobilità, investire su efficienza e risparmio energetico degli edifici, integrando gli obiettivi di abbattimento dei gas serra e quelli di riduzione dell'inquinamento nelle politiche energetiche nazionali, una sfida che la prossima legislatura deve assolutamente affrontare".

In sostanza, osserva il responsabile scientifico dell'associazione ambientalista, Giorgio Zampetti, "è necessario passare a un piano nazionale per riportare la qualità dell'aria a livelli non nocivi per la salute". 

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