La revisione della Costituzione per dare al Belgio un’anima più verde e sostenibile è rinviata a dopo le elezioni di maggio, ma intanto il Regno ragiona ad agevolazioni fiscali per quanti hanno intenzione di investire nella due ruote ecologica. L’Iva per le biciclette tradizionali ed elettriche verrà abbattuta, portandola dall’attuale 21% al 6%. La speciale proposta è contenuta nel disegno di legge approvato dalla commissione Finanze della Camera che ora rimette tutto all’Aula.

La decisione rientra nella politica di modifica delle mobilità urbana. Incentivare l’utilizzo alla bicicletta per coprire brevi e medie distanze vuol dire ridurre il ricorso alle automobili, con conseguente abbattimento delle emissioni di CO2 e polveri sottili. L’abbattimento dei costi risulta fondamentale per permettere a un maggior numero di persone l’accesso alle biciclette, che possono avere un costo anche di mille euro, a seconda del modello. Ridurre del 15% l’aliquota fiscale sul popolare mezzo vuol dire risparmi nell’ordine di centinaia di euro. Ad esempio, un bicicletta elettrica dal costo di 1.500 euro, Iva compresa, vuol dire una riduzione di 225 euro, ha spiegato il relatore del testo, il deputato Laurent Devin.

Il socialista non nasconde un suo personale cruccio: nel Paese di Eddy Merckx (vincitore di 4 mondiali su strada, 5 giri d’Italia e 5 tour de France), non c’è un grande passione per il ciclismo. E allora, afferma, la riduzione dell’Iva “è una misura forte per incoraggiare la pratica della bicicletta nel nostro Paese”.