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Sabato, 20 Aprile 2024
Estate caldissima / Francia

Allarme siccità, la Francia costretta a razionare l'acqua

Secondo gli esperti il mese di luglio sarà il più secco mai visto dal 1959. Addirittura 90 dipartimenti su 96 hanno messo in campo misure d'emergenza

La siccità si fa sentire con forza anche in Francia dove addirittura 90 dipartimenti su 96 stanno subendo restrizioni nell'uso dell'acqua, un record, e alcuni villaggi non sono più riforniti di acqua potabile, con il rischio di incendi che incombe ai massimi livelli. Il Paese, dove ieri sera un nuovo incendio ha bruciato 650 ettari nella regione dell'Hérault, sta affrontando da settimane temperatura e mancanza di pioggia che non si vedevano da decenni.

"In media sulla Francia sono caduti otto millimetri di precipitazioni tra il primo e il 25 luglio", il che rappresenta "un enorme deficit di precipitazioni", ha dichiarato all'Afp Christian Veil, climatologo di Météo-France. Di conseguenza, "il luglio 2022 sarà molto probabilmente il luglio più secco mai registrato" dal 1959, secondo l'agenzia meteorologica. Un altro "record" che si unisce a quello del numero di dipartimenti con restrizioni sull'uso dell'acqua. Secondo il sito web governativo di informazione sulla siccità, Propluvia, solo Aisne, Ariège, Corrèze, Hauts-de-Seine, Parigi e Seine-Saint-Denis non sono interessati da almeno un decreto prefettizio che limiti alcuni usi dell'acqua.

La mappa che riassume i diversi livelli di allerta è rossa in gran parte del bacino occidentale della Loira - Indre, Loira Atlantica, Mayenne, Sarthe, Deux-Sèvres, Vandea, Vienne -, ma anche nella Drame, nell'interno del Var, nel Lot e nel sud-est della Val-de-Marne. In queste zone sono autorizzati solo i prelievi di acqua per garantire l'esercizio degli usi prioritari, per la salute, la sicurezza civile, la fornitura di acqua potabile e i servizi igienici, mentre sono vietati i prelievi per scopi agricoli.

Lo Stato ha anche mobilitato l'Ufficio francese per la biodiversità (Ofb) per effettuare operazioni di controllo per garantire il rispetto degli ordini di siccità nei dipartimenti interessati. La portata della Loira è diminuita drasticamente, scendendo a 129 metri cubi al secondo il 20 luglio, rispetto ai 475 di inizio mese, e la regione Loire-Atlantique è stata posta in "allarme acqua potabile" dal 20 luglio. L'uso dell'acqua è regolamentato "per evitare la carenza di acqua potabile" e il "deterioramento della qualità dell'acqua", spiega la prefettura. Anche il traffico su fiumi e canali ha subito gravi disagi: la navigazione è stata interrotta su parte del canale di Borgogna e nella regione di Nancy, mentre molte chiatte sul Reno sono state caricate solo a un terzo della loro capacità, per non raschiare il fondo del fiume.

L'agricoltura sta soffrendo anche in aree che normalmente sarebbero risparmiate dalla carenza d'acqua. Nel Pas-de-Calais, ad esempio, Jean-Pierre Clipet, responsabile della Federazione dipartimentale dei sindacati agricoli (Fdsea), è preoccupato per "i rendimenti che stanno calando, con due fenomeni che si combinano, lo stress idrico ma anche il caldo, che colpisce tutte le colture, grano, barbabietole, ortaggi...". Nella regione del Boulonnais, rivela, "i colleghi mi dicono che la situazione è peggiore di quella del 1976, non sanno come sfamare i loro animali quest'inverno".

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