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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente

'Salviamo il clima', ma il cartello dei Verdi copre il sensore e la luce del paese resta accesa 5 giorni

La 'gaffes' elettorale è accaduta in un piccolo villaggio tedesco. Il manifesto ha coperto il sensore che serviva a distinguere il giorno dalla notte

La salvezza del pianeta e la lotta al cambiamento climatico è alla base del programma elettorale dei Verdi. Per questo ha fatto discutere (ma più che altro sorridere), una diciamo gaffes capitata nella campagna elettorale dell'alleanza Bündnis 90/Die Grünen, gli ecologisti tedeschi. Un volontario del partito ha inavvertitamente lasciato le luci accese in un intero villaggio per cinque giorni, giorno è notte, contribuendo così a uno spreco energetico non da poco.

Come racconta The Telegraph i residenti di Gross Berssen, un piccolo paesino di 695 persone vicino al confine olandese, sono rimasti stupiti quando hanno notato che i loro lampioni hanno smesso di spegnersi durante le ore diurne, come accade normalmente. Quando il consiglio locale ha indagato, si è scoperto che un membro del Partito dei Verdi aveva accidentalmente coperto il sensore di luce con un manifesto elettorale. In questo modo il sensore percepiva sempre che era notte e per questo lasciava accesi tutti i lampioni della cittadina. A rendere ancora più ridicola la cosa il fatto che il manifesto in questione recava lo slogan: "Non si può aggirare l'obiettivo climatico".

Ma per Gross Berssen ora sarà più difficile raggiungere il suo obiettivo climatico, avrà pensato qualcuno, e la cittadina ora a causa dei Verdi avrà anche una bolletta più salata da pagare. Ma il sindaco locale, Reinhard Kurlemann, l'ha presa in maniera sportiva e non ha certo incolpato il partito ecologista. “Poteva succedere a chiunque”, ha tagliato corto, spiegando anche che il danno economico poi non sarebbe neanche tanto ingente. "Non posso quantificare il danno, ma non sarà più di 300 euro", ha assicurato. Per il partito insomma nessuna ripercussione, anche se in passato ci sono stati scandali ben più pesanti.

Si è scoperto infatti che Annalena Baerbock, la candidata alla cancelliera, avrebbe plagiato ampie sezioni di un libro da lei scritto ed è stata anche costretta ad ammettere di aver esagerato nel compilare il suo CV, nonché di non aver dichiarato al parlamento le sue entrate come leader del partito. L'alleanza ecologista è stata per un periodo anche in testa ai sondaggi ma ora, a quattro settimane dalle elezioni, il partito è al terzo posto con il 16,5 per cento.

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