rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Ambiente

Milano e Bruxelles vogliono un fondo Ue da 3,4 miliardi per la mobilità green nel post pandemia

Le due città insieme a Dublino e Bonn, hanno chiesto alla Commissione di sostenere trasporti pubblici ecologici e piste ciclabili con le risorse per la ripresa economica per superare la crisi

Sindaci e assessori alla mobilità di Milano, Bruxelles, Dublino e Bonn hanno invitato la Commissione europea a istituire un piano di sovvenzioni a sostegno degli autobus a zero emissioni e per aiutare le città a introdurre nuove piste ciclabili all’interno della viabilità cittadina. La richiesta di stanziamento degli aiuti alla mobilità verde e sostenibile arriva nell'ambito delle trattitive sul Recovery Fund dell’Ue per il coronavirus.

La lettera

Hanno firmato la lettera anche organizzazioni come Eurocities, European Public Health Alliance e Transport & Environment, tutte attive nella riconversione ‘green’ della mobilità europea. I rappresentanti delle quattro città, le cui popolazioni ammontano a un totale di 7,5 milioni di persone, hanno invitato la Commissione a potenziare i trasporti pubblici durante la fase post-coronavirus, suggerendo un fondo per autobus a emissioni zero del valore di 3,5 miliardi di euro.

Il rischio rimbalzo delle emissioni

Nella lettera comune si afferma che “il trasporto pubblico ha subito un'enorme perdita di entrate” dovrà perciò “essere supportato per garantire servizi attrattivi e, allo stesso tempo, raggiungere obiettivi di qualità del clima e dell’aria”. Le misure di blocco del coronavirus hanno ridotto significativamente la quantità di viaggi sui trasporti pubblici nei mesi di marzo e aprile. Il numero di corse in autobus, metropolitana e tram ha ripreso a salire con la riduzione dei casi di coronavirus. Ma gli esperti di mobilità hanno avvertito che le misure di distanziamento sociale potrebbero danneggiare i servizi di trasporto pubblico nel lungo periodo qualora questi non ricevano il sostegno necessario per rendere nuovamente convenienti i loro servizi. “Esiste il rischio che, anziché tornare al trasporto pubblico, i pendolari passino a singoli veicoli a combustibile fossile, portando a un rimbalzo in termini di emissioni di gas serra e inquinamento nei prossimi mesi”, si ricorda nella lettera.

Le alternative ai veicoli inquinanti

Il fondo non sarebbe destinato esclusivamente ai veicoli a batteria, dal momento che nella lettera si precisa che “all'approvvigionamento di autobus a emissioni zero, deve seguire il principio di neutralità tecnologica per fornire la flessibilità necessaria per gli adeguamenti locali e promuovere l’innovazione”. Autobus che funzionano con carburanti alternativi, come ad esempio l’idrogeno, sono già stati messi in servizio in tutta Europa, con molte città che annunciano ambiziosi programmi di rinnovo della flotta per i prossimi anni. Tutte idee che, sottolineano i rappresentanti delle quattro città europee, sono pienamente in linea con la strategia economica Ue, meglio nota come Green Deal.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Milano e Bruxelles vogliono un fondo Ue da 3,4 miliardi per la mobilità green nel post pandemia

Today è in caricamento