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Sabato, 20 Aprile 2024
L'emergenza

"L'Europa deve abituarsi a inverni più caldi"

Secondo il rapporto del Copernicus climate change service, nell'estate 2022 il continente ha registrato le temperature più alte dal 1950 a oggi. Ma è la stagione in corso ad allarmare

Nel 2022, l'Europa ha registrato l'estate più calda dal 1950 a oggi. Per diversi Paesi, tra cui Italia, Francia e Spagna, l'intero anno che si è appena concluso è stato quello con le temperature più elevate dal Dopoguerra. Ma il continente deve abituarsi anche a un altro fenomeno: gli inverni sempre più miti. È quanto emerge dal rapporto del Copernicus climate change service (C3S), il centro studi del programma di osservazione della Terra dell'Unione europea. 

"Con l'aumento delle temperature globali, le ondate di caldo. E quindi non si limitano solo ai mesi estivi - dice Freja Vamborg, ricercatrice presso Copernicus -"Mentre la tendenza al riscaldamento in Europa è in media più forte durante le stagioni calde, anche gli inverni stanno diventando più caldi, spinti dall'aumento globale delle temperature". Questo riguarda in particolare il Nord Europa, dove "il riscaldamento è più marcato in inverno che in estate, mentre al Sud la tendenza è più evidente in estate". Una realtà a cui il continente "deve cominciare ad abituarsi", scrive l'Afp.

A proposito di estate, come dicevamo, quella 2022 è stata la più calda in Europa da quando esistono le rilevazioni su cui si basa il rapporto di Copernicus. In generale, l'anno passato è stato il secondo più caldo dal 1950 a oggi nel continente. Allargando lo sguardo all'intero globo, il rapporto evidenzia come gli ultimi otto anni, dal 2015 al 2022, siano stati i più caldi mai registrati, nonostante l'influenza de La Nina negli ultimi tre anni, che avrebbe dovuto portare a un raffreddamento del clima.

Dietro queste statistiche, ci sono una serie senza precedenti di disastri naturali e vittime umane: Francia, Portogallo e Spagna hanno subito gravi siccità, il Pakistan ha subito inondazioni storiche, la Cina centrale e orientale è stata soggetta a ondate di calore estive, la Nigeria ha subito alluvioni. "Il 2022 è stato un anno di eventi meteorologici estremi" che "dimostrano che stiamo già subendo le devastanti conseguenze del riscaldamento globale", ha dichiarato Samantha Burgess, vice capo del C3S. Questi dati "dimostrano chiaramente che per evitare le conseguenze peggiori, la societa' deve ridurre urgentemente le emissioni di CO2 e adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici", ha aggiunto.

Il rapporto conferma le previsioni dell'Organizzazione meteorologica mondiale pubblicate a novembre e descritte come una "cronaca del caos climatico" dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Nel 2022, la concentrazione di Co2 nell'aria ha raggiunto livelli più alti da oltre 2 milioni di anni per l'anidride carbonica, quella del metano la più alta da 800mila anni.

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