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Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Il Green Deal della Polonia: il nucleare al posto del carbone

Varsavia vuole costruire la sua prima centrale per renderla operativa entro il 2033. Un modo per ridurre la sua dipendenza dalle fonti fossili che è la più alta d’Europa. Gli Usa pronti a fornire supporto

Dare il via ai lavori per la prima centrale nel 2026 per renderla operativa entro il 2033. Questo è il progetto di Michal Kurtyka, ministro per il Clima del Governo polacco, che intende rimpiazzare almeno parte della dipendenza del Paese dal carbone con l’energia nucleare. La fonte atomica risulta certamente più pulita dal punto di vista delle emissioni e, nonostante porti con se problemi ambientali legati allo smaltimento delle scorie e preoccupazioni per la salute pubblica con riferimento alla radioattività, è ammessa da Bruxelles come ‘alleata’ per la lotta al cambiamento climatico.

Le promesse di Varsavia

Da qui l’idea del Governo polacco, che nell’ambito del Green Deal - il piano di abbattimento delle emissioni di gas serra dell’Ue - avrà bisogno di mettere in piedi una strategia che preveda diverse alternative alla produzione energetica da fonti fossili. Come parte di questa transizione, l'esecutivo intende avere sei reattori nucleari operativi entro il 2040. Ciò porterebbe la capacità nucleare a 6-9 gigawatt, ovvero il 10% della produzione di energia del Paese, riferisce l’agenzia Reuters. Per la prima di queste centrali si prevede di dare il via ai lavori nel 2026 e iniziare le attività di produzione nel 2033, come promesso dal ministro per il Clima, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa polacca. Kurtyka ha inoltre affermato che l'energia nucleare non solo “accelererà la riduzione delle emissioni di carbonio”, ma aiuterà la Polonia anche a garantire la sicurezza energetica riducendo la dipendenza dalle importazioni di idrocarburi, che includono notevoli quantità di carbone e gas russi.

L'amicizia con Washington

La notizia della svolta nucleare del Paese dell’Europa dell’Est ha subito trovato il favore degli Stati Uniti, che hanno una relazione molto stretta con il Governo di Varsavia. La conversione atomica della Polonia è piaciuta molto al presidente Donald Trump, che in occasione del prossimo incontro con il capo di stato polacco Andrzej Duda, fissato per il 24 giugno a Washington, potrebbe cercare di “vendere” a Varsavia una centrale nucleare. Lo rende noto l'emittente privata polacca Rmf fm, che non chiarisce i dettagli dell’offerta. La Casa Bianca potrebbe dunque fornire assistenza tecnica e logistica allo Stato Ue, anche per rafforzare l’alleanza tra le due capitali. 

I piani militari

Fra gli altri temi del suo incontro con Trump, secondo i media locali, ci potrebbe essere lo spostamento in Polonia di una parte degli soldati Usa che prossimamente saranno ritirati dalla Germania. Con riferimento soprattutto a quest’ultimo argomento, il presidente polacco, prima di spostarsi a Washington, ha annunciato di volersi consultare con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

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