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Mercoledì, 27 Marzo 2024
Ambiente

Glifosato, l'accusa degli eurodeputati: "Le agenzie Ue hanno ceduto alle lobby, stop a rinnovo autorizzazione"

Caputo (Pd): “Dai Monsanto papers emergono le pressioni esercitate dal gigante americano dei pesticidi per screditare l'Istituto di ricerca sul cancro”. Senra (Gue): “La Commissione viola il principio di precauzione”

L'intenzione della Commissione europea di rinnovare per altri 10 anni l'autorizzazione dell'erbicida glifosato continua a preoccupare i deputati europei. Si è tenuta al Parlamento di Bruxelles un'audizione pubblica congiunta delle commissioni Ambiente e Agricoltura del Parlamento europeo per discutere di come vengono portate avanti le valutazioni dei rischi sul glifosato, prodotto dalla Monsanto. All'audizione era stato invitato anche un rappresentante della multinazionale che ha però rifiutato l'invito venendo per questa bandita da ogni attività di lobby nell'Assemblea comunitaria.

I Monsanto papers

“Dai 'Monsanto papers' emergono le pressioni esercitate dal gigante americano dei pesticidi per screditare l'Istituto di ricerca sul cancro (Iarc) dell'Organizzazione mondiale della sanità, che aveva dichiarato il glifosato 'probabilmente cancerogeno'”, ha ricordato nel suo intervento Nicola Caputo del Pd. “Ho chiesto a Tim Bowmer, presidente dell'Echa, perché la valutazione riguardava solo la singola molecola del glifosato e non le oltre 750 formulazioni con cui poi arriva in realtà in commercio. Bowmer ha ammesso questa lacuna della valutazione Echa che quindi ignora gli effetti sinergici con altre sostanze chimiche. Si tratta di una notizia molto importante che rimette in questione i pareri sulla cancerogenicità del glifosato”, ha continuato Caputo chiedendo la pubblicazione di tutti gli studi fatti per valutare i rischi collegati ai pesticidi.

Il glifosato è un prodotto molto diffuso, ma altamente controverso. Si tratta della sostanza attiva nel Roundup della Monsanto, un diserbante per l'eliminazione delle erbacce. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) hanno concluso che è sicuro, mentre l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) lo ha classificato come "probabilmente cancerogeno per gli esseri umani".

La questione del rinnovo dell'autorizzazione

La Commissione dovrebbe comunicare ufficialmente al Parlamento la proposta di un rinnovo di dieci anni dell'autorizzazione all'utilizzo della sostanza chimica visto che l'attuale licenza scade il prossimo 15 dicembre. L'esecutivo di Bruxelles “si è messo nuovamente al fianco della Monsanto e ha dimostrato di essere disposto a ignorare il principio di precauzione e a sacrificare la salute degli esseri umani, degli animali e dell'ambiente a vantaggio degli interessi commerciali e degli Ogm della multinazionale", ha dichiarato l'eurodeputata spagnola della Sinistra Unita Gue, Lidia Senra, secondo cui l'azienda statunitense “ha molto da nascondere”, e infatti “si trova ad affrontare diverse cause di pazienti affetti da cancro con le loro famiglie che la accusano di averli esposti al glifosato pur sapendo dei suoi effetti nocivi per la salute”.

All'audizione i deputati hanno discusso con gli esperti la base scientifica per la valutazione del rischio del glifosato e la presunta influenza dei rappresentanti dell'industria su questa valutazione negli Stati Uniti e nell'Ue. Nell'audizione, Carey Gillam dell'associazione statunitense Right to Know ha affermato che Monsanto, temendo il rapporto dello Iarc, ha messo in atto diversi stratagemmi per fare sì che venisse definito sicuro. Tra questi l'elaborazione come “ghost-writer” di diversi scientifici studi, e una fortissima attività di lobby.

Ma diverse associazioni stanno lottando strenuamente per combattere il rinnovo dell'autorizzazione, trovando la sponda in molti europarlamentari. "Si dovrebbe applicare il principio di precauzione e il glifosato dovrebbe essere tolto dal mercato”, ha chiesto l'olandese della Gue Anja Hazekamp. “È dovere del Parlamento europeo assumersi la responsabilità di dare voce ai più di un milione di cittadini dell'Unione europea che chiedono un divieto di glifosato", ha aggiunto Hazekamp riferendosi alla petizione accettata dalla Commissione europea e che verrà discussa anche dall'Assemblea comunitaria.

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