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Giovedì, 25 Aprile 2024
transizione energetica / Germania

Lo stop alle caldaie a gas dal 2024 divide il governo in Germania

Dopo aver frenato sull'addio alle auto a benzina e diesel, i liberali tedeschi stanno cercando di salvare i sistemi di riscaldamento fossili

Dopo l'addio ai motori a benzina e diesel, frenato a Bruxelles per l'opposizione di Berlino, la Germania potrebbe fare un passo indietro anche sullo stop alla vendita alle caldaie a gas previsto per il 2024. La ragione è l'ormai quotidiano braccio di ferro tra i verdi e i liberali dell'Fdp, i due partiti che sostengono l'esecutivo del socialdemocratico Olaf Scholz. 

Il divieto di vendita di sistemi di riscaldamento alimentati con fonti fossili era stato concordato dalla maggioranza nel marzo 2022, in contemporanea con lo scoppio della guerra in Ucraina che aveva già fatto salire i prezzi del gas. L'obiettivo della bozza di legge era di fare in modo che, a partire dall'1 gennaio del prossimo anno, "ogni impianto di riscaldamento di nuova installazione sia alimentato per il 65% da energie rinnovabili”. L'idea sembrava potesse far breccia nel cuore dei tedeschi, data l'impennata delle bollette. Ma il mercato ha dato una risposta diversa: nel 2022, nonostante le interruzioni delle forniture a buon prezzo dalla Russia, in Germania sono state installate circa 600mila nuove caldaie a gas. Le pompe di calore (che dovrebbero essere uno dei cavalli di battaglia della transizione ecologica nell'edilizia) hanno registrato buoni dati di vendita rispetto al passato, ma si sono fermate a 236mila unità. Altre 70mila famiglie hanno ripiegato sul teleriscaldamento, scrive Euractiv.  

Numeri che non indicano un'inversione di tendenza rispetto ai fossili, e che mettono a rischio l'obiettivo della Germania di essere climaticamente neutrale entro il 2045, visto anche che le caldaie a gas hanno un'aspettativa di vita media fino a 30 anni, segnala sempre Euractiv. Per il leader dei liberali e ministro delle Finanze Christian Lindner questi dati sono stati una manna per rilanciare la sua opposizione alle spinte dei verdi per accelerare la transizione: "La bozza era ben intenzionata in termini di politica climatica, ma economicamente e socialmente è devastante", ha detto in questi giorni alla Bild. Ecco perché, a suo giudizio, i target dovrebbero essere "radicalmente rivisti". In altre parole, lo stop alle caldaie a gas potrebbe essere rimandato. Per Lindner, amante delle Porsche, tale eventualità segnerebbe una seconda vittoria dopo quella sulle auto a benzina e diesel: a fine 2022, il governo Scholz aveva raggiunto un'intesa a Bruxelles per fissare il divieto di vendita di queste vetture. Ma proprio le pressioni dei liberali hanno spinto lo stesso Scholz a fare una clamorosa marcia indietro dopo appena due mesi.

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