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Sabato, 20 Aprile 2024
Ambiente

250 milioni alla ricerca per l’energia nucleare pulita: previsti 1500 posti di lavoro in Italia

La Banca Europea degli Investimenti sostiene un progetto pionieristico dell'Enea. Bruxelles: “La fusione è una potenziale fonte sicura, senza emissioni di carbonio e praticamente illimitata”

Replicare sulla Terra i meccanismi dell'energia delle stelle e del Sole per garantire sul nostro pianeta una fonte energetica pulita, rinnovabile, sicura e inesauribile. È l'obiettivo - anche nell'ambito della lotta ai cambiamenti climatici - che si pone entro il 2050 il programma di ricerca europeo Eurofusion sulla fusione nucleare.

Lo stanziemento Bei

E oggi la Banca Europea degli Investimenti ha ufficializzato uno stanziamento da 250 milioni di euro per il pionieristico progetto Dtt dell'Enea, il super lab italiano ideato dagli scienziati dell'Enea che servirà infatti a sperimentare importanti step tecnico-scientifici per realizzare la fusione. Il Divertor Tokamak Test (Dtt-divertor) dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, sorgerà a Frascati, nel Lazio, e da questa infrastruttura scientifica strategica si stima che arriveranno 1.500 nuovi posti di lavoro, di cui 500 saranno scienziati, e 2 miliardi di euro in termini di ricadute sociali ed economiche. Grazie ai finanziamenti annunciati dal vicepresidente di Bei, Dario Scannapieco, il progetto Divertor Tokamak Test è quindi pronto a partire. Nel corso di una cerimonia nella sede di Roma dell'Enea, anche la Regione Lazio ha annunciato oggi il proprio sostegno al progetto. "25 milioni di euro per la ricerca e 41 milioni di euro per le infrastrutture" necessarie a far partire il super lab, ha spiegato il vicepresidente Daniele Leodori.

Maggior investimento per singolo progetto

L'investimento della Bei, ha detto Scannapieco, è "il maggiore investimento mai fatto a livello mondiale dalla banca per un singolo progetto". In particolare la banca sosterrà il nuovo polo scientifico tecnologico dell'Enea con fondi erogati nell'ambito del Piano Juncker della Commissione Europea. Il progetto Enea, ha argomentato Scannapieco, “ha due aspetti fondamentali per l'Europa: innovazione e lotta al cambiamento climatico. Sono entrambi campi in cui dobbiamo fare di più se vogliamo guardare al futuro del nostro pianeta con speranza e ottimismo". Spiegando il progetto Dtt, il presidente dell'Enea, Federico Testa, ha messo in evidenza che si tratta di "un progetto di frontiera che mette insieme grande ricerca, innovazione tecnologica, sviluppo e competitività industriale, con ricadute stimate in oltre due miliardi solo dal punto di vista economico". "La sua realizzazione è un grande successo, perché consentirà di dare risposte a problematiche complesse del processo di fusione e conferma la forte leadership dell'Italia in questo campo" ha osservato Testa che ha parlato di una "comunità scientifica di eccellenza che ha saputo coinvolgere le industrie più avanzate per creare una filiera di grande rilievo".

Gli obiettivi europei

"Per raggiungere l'obiettivo di un'Europa climaticamente neutra entro il 2050 dobbiamo continuare a investire in nuove soluzioni tecnologiche”, ha dichiarato il commissario responsabile per l'Azione per il clima e l'energia, Miguel Arias Cañete, in un messaggio inviato all'evento. “La fusione è una potenziale fonte di energia sicura, senza emissioni di carbonio e praticamente illimitata. Compiere progressi decisivi in questa tecnologia contribuirebbe significativamente ai nostri sforzi per rendere l'Europa la prima grande economia climaticamente neutra", ha affermato.

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