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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ambiente

Edilizia verde: Ue introduce l’obbligo di dichiarazione di sostenibilità dei materiali

Le aziende che fabbricano i prodotti per la costruzione dovranno specificare i dati sul ciclo di vita e sull’impatto ambientale degli articoli

Un settore poco integrato a livello europeo, fortemente danneggiato dalla crisi del Covid e che ora rischia di subire i contraccolpi della guerra in Ucraina, che mette a repentaglio l’arrivo di materie prime. Non c’è pace per l’edilizia europea, un settore che impiega circa 25 milioni di persone in oltre 5 milioni di aziende. Un’altra sfida che il comparto dovrà intraprendere è quella della sostenibilità. La Commissione europea ha infatti annunciato un piano per ridurne l’impatto ambientale, offrendo al contempo nuove possibilità di sviluppo alle imprese del settore.

Gli edifici sono infatti responsabili di circa il 50% dell'estrazione e del consumo di risorse e di oltre il 30% dei rifiuti totali dell'Ue generati ogni anno. Inoltre, gli immobili europei sono responsabili del 40% del consumo energetico totale dei ventisette Stati membri e del 36% delle emissioni di gas serra legate all'energia.

La revisione del regolamento sui prodotti da costruzione proposta oggi dalla Commissione europea mira perciò a modernizzare le precedenti norme entrate in vigore nel 2011, creando un quadro armonizzato per valutare e comunicare le prestazioni ambientali e climatiche dei prodotti da costruzione. “I nuovi requisiti di prodotto - si legge in una nota della Commissione - garantiranno che la progettazione e la produzione di prodotti da costruzione” vengano resi “più durevoli, riparabili, riciclabili e più facili da ricostruire”.

Le aziende che fabbricano prodotti per l'edilizia dovranno quindi rispettare diversi obblighi, tra cui la progettazione e la realizzazione del prodotto e del suo imballaggio in modo tale che la loro sostenibilità ambientale complessiva raggiunga il livello minimo stabilito e dare la preferenza ai materiali riciclabili o ottenuti dal riciclaggio. 

Per dimostrare che i prodotti soddisfino gli standard dell'Ue, all'impresa che li fabbrica verrà chiesto di redigere “una dichiarazione di prestazione e una dichiarazione di conformità” apponendo la marcatura CE. Verrà inoltre richiesta "una documentazione tecnica che descrive la destinazione d'uso e tutti gli elementi necessari per dimostrare la prestazione e la conformità” alle norme. Tale documentazione tecnica “deve comprendere il calcolo obbligatorio o facoltativo della sostenibilità ambientale, valutata secondo specifiche tecniche armonizzate, salvo in caso di prodotti usati, rigenerati o eccedenti”.

L’esecutivo Ue mira inoltre a rimuovere gli ostacoli alla libera circolazione del mercato interno attraverso nuove norme comuni. Infine, il regolamento rivisto offrirà soluzioni digitali per ridurre gli oneri amministrativi, in particolare per le piccole e medie imprese, tra cui una banca dati sui prodotti da costruzione e un passaporto digitale dei prodotti.

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