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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Piove carbonio: chi inquina di più i cieli d'Europa (e quanto paga)

Secondo uno studio, le big europee dei voli low cost hanno emesso più Co2 nel 2022 rispetto a prima della pandemia: "Tasse ambientali insufficienti"

La ripresa dei viaggi post Covid-19 è stata sostenuta e rapida. Ma la promessa che sarebbe stata anche "green" non è stata mantenuta, anzi: nel 2022, le big Ue dei voli low cost hanno inquinato più di quanto avevano fatto nel 2019, ossia prima della pandemia. Pagando per le loro emissioni un prezzo decisamente inferiore a quello fissato dal mercato della Co2. Lo denuncia uno studio di Trasport&Environment, la lobby che si batte per rendere più sostenibili i trasporti.

Il campione europeo delle emissioni di Co2 è stata ancora una volta l'irlandese Ryanair, con ben 13,3 milioni di tonnellate emesse. Al secondo posto la tedesca Lufthansa, con 8,6 milioni di tonnellate. Chiude il podio dei maggiori inquinatori dei cieli europei la francese AirFrance, con 8 tonnellate. L'ungherese Wizzair, l'altra big Ue dei voli low cost, è all'ottavo posto con 3,7 milioni di tonnellate, e, come nel caso di Ryanair, le sue emissioni sono aumentate rispetto al 2019. 

"Il settore chiaramente non è stato ricostruito meglio", dice in una nota Roman Mauroschat di Trasport&Environment (T&E). Il riferimento è al documento congiunto del settore dell'aviazione civile del giugno 2020, quando le compagnie chiesero (e ottennero) il sostegno dell'Ue in cambio dell'impegno a decarbonizzare i loro trasporti, un piano di ripresa verde ribattezzato 'building back better'. "Questo parlare di una ripresa verde durante la pandemia era fuorviante. Le compagnie aeree dovrebbero agire insieme e versare più soldi per carburanti verdi e aerei puliti", aggiunge Mauroschat.

T&E punta il dito sulle tasse ambientali, come il sistema per lo scambio di emissioni Ets, accusate di non essere sufficienti a spingere le compagnie a ridurre il loro impatto sull'ambiente. Se il prezzo del carbonio è attualmente fissato a circa 100 euro per tonnellata, grazie a una serie di esenzioni e quote di emissione gratuite, le compagnie aeree pagano molto meno. Wizzair, per esempio, nel 2022 ha speso 49 euro per tonnellata, seguita da Ryanair con 44 euro e EasyJet con 29. A pagare il prezzo più alto sono le compagnie low cost che operano con i voli a corto raggio. Questo perché, in base alle norme europee, chi opera anche con i voli a lungo raggio gode di maggiori esenzioni. E così, Lufthansa, che per inquinamento è al secondo posto in Europa, paga appena 11 euro per tonnellata emessa. Meglio ancora AirFrance, con 7 euro. "Le compagnie aeree emettono grandi quantità di Co2 senza pagare il giusto prezzo per il loro inquinamento. L'Ue si fa beffe del principio 'chi inquina paga'", conclude T&E. 

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