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Lunedì, 2 Ottobre 2023
La polemica / Francia

Ambientalisti colorano di verde il fiume per protesta, il sindaco accusa: "Così uccidete i pesci"

Il gruppo Extinction Rebellion di Strasburgo ha versato un liquido organico nel fiume Lauch per contestare l'interramento di rifiuti tossici. Esperti ambientali e barcaioli negano la correlazione

Ambientalisti volevano denunciare un progetto di sversamento di rifiuti tossici e sono stati accusati di aver inquinato le acque di un fiume. È accaduto in Francia, dove gli attivisti del gruppo Extinction Rebellion hanno scaricato il 15 settembre del colorante verde, notoriamente innocuo, nelle acque del Lauch, il fiume che bagna la città di Colmar. L'obiettivo era quello di protestare contro il seppellimento di rifiuti tossici nella zona dell'Alto Reno, che potrebbero inquinare la falda acquifera. Il sindaco li ha però accusati di aver provocato la morte di numerosi pesci. Dopo che è esploso il caso i barcaioli della località turistica ed esperti ambientali hanno negato la correlazione tra il colorante e la morte dei pesci.

L'azione

La sostanza utilizzata per modificare il colore delle acque è la fluoresceina, un colorante organico che diventa verde a contatto con l'acqua. Numerose le azioni realizzate in questi anni sfruttando questa sostanza, capace di creare un effetto visivo molto forte, ma reputata totalmente innocua sia per gli essere umani che per l'ambiente. Una delle ultime azioni in cui è stata adoperata è avvenuta nei mesi scorsi a Venezia, quando un tratto del Canal Grande era stato tinto di verde in una campagna di sensibilizzazione ecologica. In quel caso gli autori dell'azione non erano stati identificati. Stavolta invece a rivendicare la fluorescenza del fiume Lauch ci ha pensato il gruppo ambientalista Extinction Rebellion di Strasburgo, che ha diffuso sui suoi canali social le foto dei canali e delle fontane tinte di verde.

Gli attivisti di questo movimento di disobbedienza civile, con ramificazioni in tutta Europa, ricorre spesso a questi coloranti innocui, versandoli anche su opere d'arte e monumenti. Il gruppo ha precisato sulla sua pagina Facebook che "il colorante utilizzato chiamato fluoresceina o uranina è totalmente innocuo per gli esseri viventi (uomo, piante, animali). È utilizzato in oftalmologia, in piscicoltura e dagli speleologi", hanno assicurato gli attivisti. Anche in altre azioni in Francia è stato utilizzato il medesimo colorante senza che ci siano state conseguenze, mentre a Chicago viene adoperato per celebrare il giorno di San Patrizio il 17 marzo.

L'accusa del sindaco

Il sindaco di Colmar Éric Straumann ha dichiarato però che gli abitanti hanno notato la comparsa di numerosi pesci morti in seguito alla fuoriuscita della tintura nelle acque del fiume. Lui stesso dice di averne contati "più di dieci", condividendo la foto di un pesce che galleggia morto nelle acque verde fluorescente del Lauch. Quando erano già passate 48 ore dall'azione, il primo cittadino ha detto al giornale Le Figaro: "Il prodotto dovrebbe scomparire rapidamente ma l'acqua è ancora verde". L'autore del reato è già stato identificato dalle Brigate Verdi, un corpo di guardie rurali che funge da polizia municipale nei centri agricoli. L'uomo, a seguito della denuncia di turisti, è stato trovato in possesso di lattine e con le mani macchiate di tintura. La Brigata Verde di Colmar ha dichiarato che l'attivista non ha cercato di negare i fatti e di averlo consegnato alla polizia nazionale dopo l'arresto. Il sindaco sta ancora riflettendo se sporgerà o meno denuncia contro il collettivo ambientalista. "Vedremo come evolve la situazione e decideremo se dare seguito o meno. Il solo inquinamento visivo è enorme", ha affermato alla stampa.

Rifiuti tossici seppelliti

L'obiettivo del gruppo Extinction Rebellion è quello di tenere alta l'attenzione rispetto alle conseguenze devastanti dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento e dell'utilizzo delle fonti fossili, tuttora ampiamente finanziate da numerosi governi. In questo caso specifico, gli attivisti avevano precisato di voler mettere in guardia contro il progetto Stocamine, che consiste nello stoccaggio di 42mila tonnellate di rifiuti tossici (contenenti amianto o mercurio) interrandoli in un ex sito minerario a Wittelsheim, nella zona dell'Alto Reno. Per evitare la contaminazione della falda freatica, i lavori prevedono di circondare con delle protezioni in cemento i rifiuti interrati nelle gallerie. Il rischio però è che le sostanze tossiche riescano comunque ad inquinare le falde acquifere. Nonostante anni di battaglie e polemiche, una commissione d'inchiesta alla fine ha dato il via libera al progetto, seppure con delle riserve. La popolazione del dipartimento, in base ad un'inchiesta pubblica, continua ad opporsi a questi lavori. La colorazione del fiume doveva servire come protesta simbolica contro il via libera al progetto. Lo stesso sindaco Straumann ha ricordato di essersi sempre opposto alla Stocamine: "Sostengo la loro causa!" ha esclamato parlando degli ambientalisti. "Sono stato uno dei primi ad adottare una risoluzione contro lo stoccaggio di questi rifiuti quando ero presidente del consiglio generale dell'Alto Reno, nel 2016, ma allora ero solo e non ho visto alcuna azione da questo movimento ecologista", ha ricordato il primo cittadino. Va precisato che all'epoca Extinction Rebellion non esisteva, essendo stato fondato in Inghilterra nel 2018.

Mancanza di ossigeno

La costola di Extinction Rebellion di Strasburgo sui canali social nega qualunque correlazione tra la morte dei pesci e lo sversamento del colorante verde, ricordando come nel 2014 anche un'organizzazione che rappresenta i farmacisti abbia usato lo stesso metodo per ricordare l'importanza della presenza delle farmacie nel cuore delle città e delle campagne. Dopo che le accuse del sindaco hanno raggiunto un'eco nazionale, sono intervenuti i barcaioli dell'organizzazione "Colmar au fil de l'eau", che hanno contestato le affermazioni del primo cittadino: "Sono una o due settimane che vediamo pesci morti! E la maggior parte di essi si trova a monte del punto in cui è stato versato il prodotto", hanno affermato tre barcaioli al giornale locale Dernières nouvelles d'Alsace (Dna).

Secondo loro la ragione dei decessi deriva dal blocco della chiusa a valle del mercato coperto. "Probabilmente per garantire che il livello dell'acqua nel Lauch fosse sufficiente", hanno affermato. Il mercato coperto si trova di fronte a La Petite Venise, la principale zona turistica di Colmar, dove le due compagnie di navigazione della città offrono gite in barca. A seguito dell'operazione sulla chiusa la corrente è diminuita, impedendo all'acqua di ricaricarsi di ossigeno. Una situazione che avrebbe peggiorato la situazione del corso d'acqua, già impoverito di ossigeno a causa della siccità e dell'ondata di caldo delle scorse settimane. Anche due ispettori ambientali inviati per effettuare i rilievi necessari hanno sostenuto la stessa tesi: "I parametri di base, cioè ossigeno disciolto, pH e temperatura, sono nella norma", ha affermato alla stampa locale Eric Krauser, responsabile del servizio dipartimentale dell'Haut-Rhin. "Al nostro livello, non vediamo alcun legame tra la fluoresceina versata e la mortalità dei pesci".

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