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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Allarme acciughe e sardine nell'Adriatico: per il Cnr stock a rischio

La ricerca del centro di Ancona arriva al Parlamento Ue. Affronte (Verdi): "Azioni decise per salvare gli stock, l'attuale regolamentazione favorisce i pescherecci croati rispetto agli italiani"

SOS per acciughe e sardine nell'Adriatico. A lanciare l'allarme è il CNR - ISMAR di Ancona che ha inviato a tutti gli eurodeputati coinvolti nel lavoro sul Multi-Annual Plan di pesca nell'Adriatico una lettera per ribadire l'attendibilità e la concordanza dei dati scientifici a disposizione. Dati che dicono che la situazione dei piccoli pelagici, appunto acciughe e sardine, è grave

Il Rapportp del CNR - ISMAR di Ancona

Il rapporto del CNR - ISMAR rileva che pur con un taglio del numero di imbarcazioni che pescano nell'Adriatico, lo stock di sardine e soprattutto di acciughe si è ridotto a livelli pericolosi. La parallela diminuzione di pescherecci e di stok indica inoltre, sottolineano i ricercatori, che il problema di eccessiva pesca è da attribuire alle grande imbarcazioni e non alla pesca tradizionale. 

Affronte, Verdi, "Azioni decise per salvare gli stock"

"C'è una forte preoccupazione - sottolinea in una nota l'eurodeputato dei Verdi Marco Affronte - che l'assenza di azioni decise possa portare al collasso degli stock in brevissimo tempo. Entrambi gli stock sono sovrapescati, quasi il triplo rispetto al limite che ne garantirebbe la sostenibilità. I dati sono chiari, e sono concordi con quelli dello STECF: negli ultimi anni si è assistito anche ad una forte riduzione della taglia media del pescato".

"Certamente", sottolinea Affronte, "bisogna anche considerare gli aspetti socio-economici delle decisioni che andiamo a prendere, proprio per questo è necessario capire che una gestione forte non significa perdere il valore del proprio prodotto ma, anzi, una sua valorizzazione che potrebbe consentire qualche ora in meno di lavoro, un minore sforzo di pesca e un guadagno migliore". 

"Lo status quo favorisce i pescherecci croati"

"A trarre vantaggio dallo status quo o dalla proposta delle relatrice Tomasic" sulla pesca nell'Adriatico, conclude l'eurodeputato dei Verdi, "sono solo i pescherecci croati o quei pochissimi pescherecci italiani che hanno accordi diretti con le grandi aziende spagnole: la stragrande maggioranza dei piccoli pescatori nostrani invece dovrebbe preferire una regolamentazione che garantisca lavoro per tutti per molti anni a venire."

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