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Domenica, 28 Aprile 2024
Verso il voto / Bulgaria

Il partito pro-Putin si allea con Salvini e Le Pen

La formazione di estrema destra bulgara Vazrazhdane pronta ad aderire al gruppo parlamentare Identità e Democrazia, dato in crescita nei sondaggi per le europee

L'estrema destra bulgara e filo-russa è pronta ad aderire al gruppo Identità e Democrazia al Parlamento europeo. Vazrazhdane (che in bulgaro vuol dire Rinascita) non ha eurodeputati ma è la terza forza politica nell'Assemblea di Sofia. Questo fa ben sperare in vista delle elezioni europee di giugno, alle quali secondo alcune proiezioni potrebbe ottenere fino a quattro dei 17 europarlamentari che spettano alla nazione nell'Aula di Bruxelles e Strasburgo. Ciò senza dubbio fornirebbe un sostegno prezioso a Id, attualmente il sesto gruppo più numeroso a Strasburgo con 59 membri. Come riporta Euractiv, secondo le più recenti proiezioni sulle europee, le formazioni del'estrema destra sono stimate in forte crescita e potrebbero addirittura piazzarsi al terzo posto, con un risultato previsto di 92 seggi nella nuova legislatura.

"Probabilmente saprete già che siamo parte di Identità e Democrazia e l'obiettivo della nostra organizzazione politica è ottenere alle prossime elezioni un risultato tale da assicurarci il maggior numero possibile di rappresentanti al Parlamento europeo", dichiarato mercoledì (21 febbraio) il deputato di Vazrazhdane, Kosta Stoyanov, parlando dell'adesione al gruppo che conta tra le sue fila il Rassemblement National di Marine Le Pen, la Lega di Matteo Salvini e l'Alternative for Germany (AfD) di Alice Weidel. 

Il viaggio in Russia

Ma ha fatto discutere la notizia che alcune membri del partito siano andati il mese scorso in missione in Russia su invito del partito di Vladimir Putin. Stoyanov ha spiegato che Vazrazhdane ha ricevuto inviti per partecipare a numerosi eventi e ha presenziato a incontri in 12 Paesi nell'arco degli ultimi sei mesi. Tra questi c'è stato anche un invito da Russia Unita a partecipare al forum "Per la Libertà delle Nazioni" lo scorso mese a Mosca.

"Tra tutti i Paesi dell'Unione europea, solo noi della Bulgaria abbiamo partecipato; solo noi rappresentavamo Vazrazhdane," ha sostenuto Stoyanov, aggiungendo che il forum è stato presieduto dal vicepresidente del Consiglio di Sicurezza Dmitry Medvedev e dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. All'incontro si sarebbe discusso, ha continuato il politico, della lotta contro le moderne forme di neocolonialismo. Con lui in Russia avrebbero viaggiato i deputati bulgari di Vazrazhdane, Angel Georgiev e Ivelin Parvanov che affermano di aver avuto "una conversazione piuttosto positiva" con i rappresentanti russi. "Abbiamo parlato delle future relazioni tra Bulgaria e Russia perché siamo un'organizzazione che vuole costruire ponti, non distruggerli," ha detto Stoyanov.

Pochi mesi dopo l'inizio dell'invasione russa, il leader aveva tentato di visitare l'Ucraina ma è stato espulso dalle autorità di Kiev. Al suo ritorno in Bulgaria, ha rivelato di essere stato bandito dall'Ucraina per 10 anni in seguito alla segnalazione dei servizi segreti bulgari a Kiev, che lo accusano di essere una spia russa.

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