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Sabato, 27 Aprile 2024
Trasporti

Sulle strade arrivano i maxi camion da 25 metri (e la lobby dei treni protesta)

Dal Parlamento europeo semaforo verde ai "gigaliner". L'obiettivo è favorire il passaggio ai tir a emissioni zero e ridurre le emissioni

Presto sulle strade europee ci si potrà imbattere in camion lunghi 25 metri, ossia quanto sei autovetture in fila, e pesanti fino a 60 tonnellate, come un Boeing 737 a pieno carico. Lo prevede la riforma della direttiva Ue Pesi e dimensioni approvata dal Parlamento europeo a Strasburgo. Una legge che ha già attirato le ire non solo degli ambientalisti e delle organizzazioni per la sicurezza stradale, ma anche delle lobby del trasporto merci ferroviario, che temono una perdita notevole di affari a favore delle ditte del trasporto su gomma.

Cosa prevede la riforma

Il testo, che adesso dovrà essere negoziato con gli Stati membri, prevede il via libera in tutta l'Unione europea per i Longer heavier vehicle (Lhv) o gigaliner, combinazioni di camion e rimorchio lunghi fino 25,25 metri, quasi 9 metri in più dei camion standard che circolano attualmente in Europa. Questi maxi tir sono già autorizzati in alcuni Paesi come la Svezia o la Finlandia e testati in altri come la Germania. In Italia, invece, sono vietati. Se la direttiva otterrà il disco verde anche dei governi Ue, la circolazione dei Lhv sarà consentita in tutto il blocco. 

Secondo Bruxelles, con tir più grandi, si potranno ridurre i viaggi, e dunque le emissioni nocive. Inoltre, l'aumento delle dimensioni andrebbe a beneficio dello sviluppo dei camion a zero emissioni, che hanno necessità di avere più spazio per installare le batterie elettriche o le celle a idrogeno. Ma anche i veicoli diesel beneficerebbero di questo aumento fino al 2035. Ecco perché alcuni ambientalisti si sono espressi contro. E non solo loro. 

Le critiche

Per l'eurodeputata ecologista Karima Dalli la riforma apre le porte a tir più inquinanti. E protestano anche le organizzazioni per la sicurezza stradale, riunite nell'Etsc: "I grandi camion sono un grosso errore per l'Europa. Anche se in alcuni Paesi i mega-camion possono trovare posto in circostanze molto specifiche, questi cambiamenti legali porteranno a un'introduzione di massa con il potenziale di impatti molto gravi sulla sicurezza stradale", dice Graziella Jost, direttrice dell'Etsc, in una nota.

I maxi camion, sostiene l'Etsc, potrebbero avere difficoltà con gli incroci, e utilizzare lo spazio per gli utenti vulnerabili durante le svolte, potenzialmente invadendo marciapiedi o piste ciclabili. Inoltre comportano un maggior degrado delle infrastrutture stradali, dove mancano barriere, rampe e piazzole di sosta adatte a eventuali impatti con mezzi decisamente più pesanti. Infine, sottolinea l'organizzazione, l'aumento delle dimensioni dei camion potrebbe avere un effetto negativo sulla sicurezza se combinato con l'altra riforma in via di approvazione a Bruxelles, quella delle patenti, che consentirebbe già a minori di 17 anni di mettersi alla guida dei tir. 

Le proteste più forti, però, arrivano dalle imprese del settore del trasporto ferroviario. Con questa legge, dice Alberto Mazzola, direttore del Cer la lobby europea del settore, "si creerà una situazione in cui il peso e le dimensioni aggiuntivi dei camion potranno essere utilizzati per un carico utile aggiuntivo piuttosto che per l'impiego di batterie, e questo almeno per i prossimi 10 anni". In altre parole, l'obiettivo della Commissione di decarbonizzare il trasporto su strada verrebbe meno. Inoltre, principale preoccupazione per il Cer, "l'estensione dell'uso dei gigaliner al traffico transfrontaliero aprirà ulteriormente il mercato delle lunghe distanze agli operatori stradali, mettendo a repentaglio" questo "importante segmento del mercato ferroviario", conclude Mazzola.

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