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Giovedì, 28 Marzo 2024
Lavoro

Il Parlamento Ue vuole il reddito minimo per tutti. Ecco come funziona oggi in Europa

Secondo gli esperti, le misure, come i 485 euro (massimi) dell'Italia, sono insufficienti. La situazione migliore in Lussemburgo (1.348 al mese), la peggiore in Bulgaria (24).

Nell'Ue sono quasi 120 milioni le persone a rischio povertà ed esclusione sociale, circa il 25% della popolazione. In diversi Stati, non in Italia, è stato introdotto un regime di reddito minimo per garantire loro un introito in attesa che si reintroducano nel mondo del lavoro. Il Parlamento europeo ha approvato una relazione in cui chiede l'introduzione e il rafforzamento di regimi di reddito minimo in tutti gli Stati membri membri, un provvedimento che è stato scritto da un'italiana, Laura Agea, del Movimento 5 Stelle.

“La lotta alla povertà e all’esclusione sociale è il vero obiettivo del mio report, e il reddito minimo di cittadinanza il miglior modo per ottenerlo, attraverso una vera e propria rete di protezione sociale che preveda una struttura più ampia ed articolata per impedire ai più deboli di rimanere indietro”, ha dichiarato Agea, sottolineando che ora “abbiamo lo strumento giusto per permettere alla Commissione europea di affrontare la questione del reddito minimo di cittadinanza, mettendo sul tavolo la stesura di una direttiva quadro vincolante e valida per tutti, che possa finalmente cancellare una volta per tutte le differenze fra i cittadini europei nell’accesso alle politiche di lotta alla povertà e all’esclusione sociale”.

La relazione del Parlamento Ue

Il provvedimento è una risoluzione non legislativa, ovvero non ha alcun potere vincolante nei confronti dell'esecutivo, anche se è un segnale politico forte. Il Parlamento europeo chiede di fissare un reddito minimo utilizzando la soglia di rischio di povertà e altri indicatori Eurostat, di garantire alla misura un finanziamento pubblico adeguato, di rendere i regimi di reddito minimo più adattabili alle esigenze dei più vulnerabili e di rivedere i requisiti per garantire che siano coperte tutte le persone bisognose. Inoltre secondo gli eurodeputati i regimi di reddito minimo dovrebbero combinare il sostegno finanziario con un accesso più facile ai servizi sociali pubblici come l'alloggio, l'assistenza sanitaria, l'istruzione e la formazione e coloro che possono lavorare dovrebbero essere aiutati ad accedere al mercato del lavoro.

Il reddito minimo nei paesi Ue

Ma come funziona in Europa il reddito minimo? In Italia dal prossimo anno entrerà in vigore il reddito d'inclusione, una formula molto moderata di reddito minimo. Sarà erogato al massimo per 18 mesi e potrà essere rinnovato per altri 12 solo dopo che siano trascorsi almeno sei mesi dalla precedente fruizione. La misura si rivolge ai nuclei familiari in condizione di povertà, circa 400mila famiglie, e varrà mensilmente da 187,50 euro per le famiglie con un solo componente a 485,41 euro per quelle con cinque componenti. Secondo uno studio del Parlamento europeo questo intervento è classificato tra quelli che forniscono un “sostegno non adeguato a far fronte alle esigenze degli individui e delle famiglie che affrontano difficoltà economiche”, questo per “il basso livello di sostegno e la copertura molto bassa dovuta alle condizioni molto severe che mirano solo alle famiglie con esigenze multidimensionali in condizioni economiche molto disagiate”. Se guardiamo al quadro europeo vediamo che le cose non vanno molto meglio all'estero, seppur con qualche eccezione. Un recente report citato dallo studio del Parlamento europeo parla di “tendenze allarmanti in termini di adeguatezza per i sussidi di disoccupazione e i regimi minimi di reddito attuati negli Stati membri dell'Ue”, con i benefit concessi “che in quasi tutti i Paesi sono al di sotto della soglia di povertà”.

In Germania in reddito minimo è arrivato da poco ed è pari a 399 euro al mese a cui si aggiunge un bonus per i figli e viene concesso a 4 milioni di cittadini. In Francia si danno 510 euro a persona per un single e 916 per chi ha dei figli, i cittadini che lo ricevono sono circa 2,3 milioni. Il più alto reddito minimo è concesso dal Lussemburgo, ben 1.348 euro mentre in Bulgaria sono soltanto 24 euro a persona, una cifra a dir poco ridicola.

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