rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Lavoro

L'Ue "regola" Netflix e Youtube: limiti a pubblicità, protezione minori e più spazio a film europei

Il Parlamento di Strasburgo ha approvato una serie di misure per i media audiovisivi, comprese le piattaforme online. Critica la sinistra: “I big del web esclusi dalle protezioni per bambini e disabili previste per le tv”

Limiti alle pubblicità, a partire da quelle rivolte ai minori, e più spazio a film e serie tv prodotti nell'Ue. Il Parlamento europeo ha dato il via libera a un pacchetto di misure che definisce nuove norme a cui dovranno attenersi i media audiovisivi, in particolare le piattaforme online come Netflix, Youtube e Facebook

Limiti pubblicitari

Secondo le nuove regole, la pubblicità su tali piattaforme può occupare un massimo del 20% del periodo di trasmissione giornaliero tra le 6 e le 18 e di un altro 20% tra le 18 e le 24.

Per quanto riguarda i minori, sono state introdotte delle disposizioni che limitano l'inserimento di prodotti commerciali non adatti a questo tipo di pubblico nei programmi. Gli eurodeputati, si legge in una nota del Parlamento, “hanno inoltre assicurato un meccanismo di protezione dei dati personali per i minori, imponendo misure per garantire che i dati raccolti dai fornitori di servizi di media audiovisivi non siano trattati per uso commerciale, compresa la profilazione e la pubblicità mirata al comportamento”. 

A ogni modo, non sono stati inseriti dei filtri automatici, “per ragioni di libertà di comunicazione”, ma solo l'invito ai media “ad adottare misure appropriate per combattere i contenuti che incitano alla violenza, all'odio e al terrorismo”. 

Sinistra polemica

Proprio su questo punto è polemica da parte del gruppo Gue, che rappresenta le forze di sinistra a Strasburgo. Secondo l'eurodeputato Nikolaos Chountis nel testo approvato dal Parlamento vi sono delle esenzioni a favore delle cosiddette Video Sharing Platform, come Facebook e Youtube: “La verità è che Facebook e gli altri potranno autoregolarsi su quello che puo' andare bene o meno per un minore, mentre gli altri media audiovisivi saranno vincolati a linee guida più rigide. E lo stesso vale per l'accessibilità per le persone con disabilità”. Inoltre, prosegue Chountis, le nuove misure “allenteranno ulteriormente le regole relative a pubblicità e product placement su tutti i mezzi di trasmissione, il che significa che gli spettatori vulnerabili e il pubblico in generale potrebbero essere esposti a più pubblicità di cibi spazzatura e bevande gassate di prima”.

Produzioni europee

Tra le norme inserite, c'è anche quella che mira a dare più spazio alle produzioni audiovisive europee: almeno il 30% di film, serie e documentari trasmessi delle piattaforme di video-on-demand come Netflix dovranno essere di marchio Ue. 
“Le piattaforme di video-on-demand – scrive l'Eurocamera - sono inoltre invitate a contribuire allo sviluppo delle produzioni audiovisive europee, investendo direttamente nei contenuti o contribuendo ai fondi nazionali”.

Prossimi passi

L'accordo deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio dei ministri dell'Ue prima che la legge possa entrare in vigore.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Ue "regola" Netflix e Youtube: limiti a pubblicità, protezione minori e più spazio a film europei

Today è in caricamento