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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Bruxelles tende la mano all'Italia: “Porte aperte, si può trovare un accordo”

Il commissario Moscovici sulla manovra: “Non vogliamo punire le autorità italiane né intervenire negli affari interni del Paese ma i rischi per l'economia sono gravi”

Dopo la bocciatura della manovra la Commissione tente una mano al governo italiano. "La mia porta rimane aperta alle autorità italiane e sono convinto che saremo in grado di concordare soluzioni condivise a vantaggio degli italiani e dell'area dell'euro. È un percorso impegnativo ma praticabile. Voglio crederci". Lo scrive sul suo blog il commissario Ue, Pierre Moscovici, alla vigila dell'incontro a Bruxelles tra il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.

La Commissione europea "non intende punire le autorità italiane né intervenire negli affari interni dell'Italia", ma ritiene che la manovra del governo "implichi rischi molto gravi per l'economia italiana, per le sue banche, per le sue società e per i suoi contribuenti e risparmiatori", ha assicurato Moscovici. "Continuiamo a credere che il progetto di piano di bilancio presentato dall'Italia implichi rischi molto gravi per l'economia italiana, per le sue banche, per le sue società e per i suoi contribuenti e risparmiatori, semplicemente perché l'aumento dei deficit previsti da questo bilancio (2,4% del PIL anziché 0,8 promesso lo scorso luglio) aumenterebbe ulteriormente il debito pubblico italiano", ha continuato il commissario.

Per Moscovici "l'alto livello del debito italiano (131% della ricchezza nazionale) rimane la nostra più grande preoccupazione. Ma il debito è un peso che pesa già pesantemente sulle spalle di tutti gli italiani, più di 1000 euro all'anno. E il rimborso degli interessi sul debito da parte dei contribuenti italiani è lo stesso destinato per l'istruzione. Non ridurre questo debito significa privarsi di investimenti produttivi per il futuro degli italiani". Moscovici ha poi ricordato che la Commissione ha deciso di adottare un rapporto sul debito italiano "che conclude che il criterio del debito non è rispettato dall'Italia e che una procedura per i disavanzi eccessivi sul il debito è necessaria".

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