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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dall'Europa sostegno ai pescatori "spazzini" della Toscana

Il progetto sarà presentato il 26 giugno al Parlamento europeo a Bruxelles. Bonafè (Pd): "L'Ue segua l'esempio incentivando il trasporto a terra dei rifiuti raccolti in mare"

Liberare il mare dalla plastica e da altri rifiuti puntando sull'aiuto di chi il mare lo vive ogni giorno per lavoro, ossia i pescatori. E' questa l'dea al centro del progetto sperimentale “Arcipelago pulito" promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, Unicoop Firenze, Legambiente, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Labromare, Direzione marittima della Toscana, Revet e la cooperativa CFT. Il progetto sperimentale sarà presentato il 26 giugno al Parlamento europeo a Bruxelles.

L'obiettivo di Arcipelago pulito è di "porre fine a un’assurdità, quella per cui i pescatori che raccolgono i rifiuti finiti nelle loro reti ne diventano produttori, assumendosene gli oneri economici, ma soprattutto giuridici. L’attuale normativa, quindi, trasforma un comportamento virtuoso in una penalizzazione e in un costo. È necessario porre fine quanto prima a questa situazione”, dicono l’europarlamentare del Pd, Simona Bonafè, e Vittorio Bugli, assessore regionale. 

“Presenteremo un emendamento per far recepire nella nuova direttiva europea sul Port Reception Facility (Proposta di direttiva relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi), attualmente in discussione, l’idea che sta alla base di Arcipelago pulito, un progetto lungimirante e vero apripista a livello nazionale – spiega Bonafé – consentendo e incentivando i pescatori a portare a terra i rifiuti plastici che pescano accidentalmente”.

“I primi risultati della sperimentazione ci dicono che il progetto funziona – prosegue Bugli – ma perché sia davvero efficace è necessario che da buona pratica diventi la norma. Per questo è utile colmare tutti i vuoti normativi, a partire dalla modifica della legislazione europea, fino ad arrivare a una norma nazionale coerente con la nostra sperimentazione”.

“L’Europa - concludono - segua l’esempio della Toscana e stia dalla parte dei ‘pescatori spazzini’ incentivando il trasporto a terra dei rifiuti raccolti in mare. Anche i pescatori possono essere figure fondamentali per avere un mare più pulito”.

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