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Sabato, 20 Aprile 2024
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Salvare l'aeroporto di Ancona-Falconara. Martedì missione delle Marche a Bruxelles per discutere con la Commissione Ue

L'esecutivo comunitari ha dei dubbi sui 20 milioni di ricapitalizzazione dello scalo, potrebbero essere aiuti di stato illegali. Assessore Bora: "aeroporto fulcro per ripresa e per coordinamento aiuti nelle zone colpite dal sisma"

Salvare l'aeroporto di Ancona-Falconara. E' questo l'obiettivo della missione che vedrà coinvolti il prossimo 6 febbraio a Bruxelles l'amministratore unico di Aerdorica, Federica Massei, e il segretario generale della Regione, Deborah Giraldi. I due si riuniranno con gli esperti della Commissione Ue per tentare di trovare una soluzione ai dubbi avanzati dall'esecutivo comunitario sulla ricapitalizzazione da 20 milioni di euro effettuata dalla Regione. In concreto Bruxelles teme che la somma, vitale per non far fallire lo scalo marchigiano, non sia completamente in linea con le normative Ue sugli aiuti di stato.

"L'aeroporto è il fulcro delle attività imprenditoriali, la ripresa e il coordinamento aiuti"

"L'aeroporto di Ancona è il fulcro delle attività imprenditoriali e della ripresa per la Regione Marche, gravemente colpita dal sisma", ha affermato annunciando l'incontro l'assessore regionale all'industria e alle politiche comunitarie Manuela Bora. Lo scalo è anche, ha insistito parlando a margine della Plenaria del Comitato delle Regioni in corso a Bruxelles, "il centro operativo in grado di assicurare i servizi di protezione civile e di pronto intervento medico, nonché della piattaforma di collegamento con l'ospedale regionale di Torrette e con il centro trapianti".

"I nostri servizi ha infine assicurato Bora - stanno lavorando attivamente per una soluzione positiva" con l'Ue. In gioco c'è la sopravvivenza dello scalo. 

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