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Domenica, 28 Aprile 2024
Il compromesso

Bruxelles pronta a salvare gli eFuel nella direttiva sulle emissioni zero delle auto

La Commissione europea cede alle pressioni della Germania e vuole concedere una deroga allo stop alla vendita di veicoli non elettrici dal 2035, lasciando sul mercato quelli che funzionano solo con carburanti 'neutri'

La Commissione europea sarebbe pronta a consentire la vendita di auto nuove con motori a combustione interna che funzionino solo con carburanti neutri per il clima, ovvero biocarburanti o efuels. In questo modo Bruxelles punta a risolvere il contenzioso con la Germania (e in parte l'Italia), e a ottenere il via libera alla direttiva che stabilisce l'eliminazione graduale delle auto con motori a combustione a partire dal 2035. L'esecutivo comunitario ha messo a punto un bozza che permetterebbe di creare un nuovo tipo di categoria di veicoli nell'Unione europea per le auto che possono funzionare solo con carburanti a zero emissioni.

Perché Germania, Italia e i produttori di auto di lusso vogliono gli eFuel

Secondo il testo, visionato dalla Reuters, tali veicoli dovrebbero utilizzare una tecnologia che impedisca loro di circolare se vengono utilizzati altri carburanti. Tra queste vi sarebbe un "sistema di induzione al rifornimento" che impedirebbe all'auto di avviarsi se alimentata con carburanti non neutri dal punto di vista del carbonio. La proposta potrebbe offrire ai produttori di automobili una via per continuare a vendere veicoli con motore a combustione dopo il 2035, data in cui una direttiva dell'Ue, che attende il via libera definitivo, dovrebbe vietare la vendita di nuove auto a emissioni di Co2.

La riforma che chiede lo stop alla vendita di nuove auto e mezzi non ecologici era stata già concordata lo scorso anno tra Consiglio e Parlamento Ue, e ora attendeva solo l'approvazione formale delle due istituzioni. Ma all'ultimo secondo Berlino e Roma hanno chiesto una deroga per i biocarburanti e per gli efuels, carburanti prodotti sintetizzando le emissioni di Co2 catturate e l'idrogeno prodotto utilizzando elettricità verde. In questo modo questi ultimi sono 'neutri' dal punto di vista delle emissioni, nel senso che è come se riciclassero quelle già fatte in un processo a somma zero.

Biocarburanti e e-fuel: cosa sono e come possono aiutare la transizione ecologica

In una lettera inviata dal governo italiano al vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, il nostro Paese ha chiesto all'esecutivo di accettare la deroga, lasciando intendere che altrimenti non farà passare la direttiva. La missiva, firmata dal vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e dai ministri dell'Ambente e delle Imprese, Gilberto Pichetto Fratin e Adolfo Urso, evidenzia "la necessità di rispettare il principio della neutralità tecnologica per garantire una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa verso una mobilità a zero emissioni".

I ministri chiedono un "atto giuridicamente vincolante" che accolga un considerando proposto dal nostro Paese e dalla Germania all'interno della direttiva di Bruxelles. Alla direttiva sulle emissioni zero hanno aggiunto il "considerando 11", un emendamento che chiede appunto all'esecutivo comunitario "di fare una proposta per registrare dopo il 2035 veicoli che funzionino esclusivamente con carburanti neutrali". Nella lettera a Timmermans si legge anche che l’Italia non accetterebbe "una interpretazione indebitamente ristretta da parte della Commissione del concetto di carburanti neutri", e quindi l'esclusione dei biocarburanti.

Gli efuels non sono ancora prodotti su scala e in quantità sufficienti per le necessità del mercato. Uno studio pubblicato dall'Istituto per la ricerca sul clima di Potsdam ha rilevato che tutti i progetti di impianti di produzione previsti a livello mondiale produrrebbero solo una quantità di carburante sufficiente a coprire il 10 percento della domanda tedesca di e-carburanti per l'aviazione, il trasporto marittimo e i prodotti chimici, ma di certo non abbastanza per il mercato automobilistico.

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