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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Redazione

"Nel Regno Unito il coronavirus nasconderà il tracollo della Brexit"

"Londra tornerà ad essere Londra. Ne ha passate tante e supererà anche questa”. Ne è sicuro Brunello Rosa, economista italiano ed esperto di macroeconomia. Da anni a Londra, conosce bene la città che inizia la sua sesta settimana di lockdown. “Certo sul breve termine ci saranno ripercussioni, ma sul lungo, beh Londra tornerà forte e attrattiva”. 

Anzi, nel ragionamento di Rosa, il combinato disposto Covid-19 e Brexit si offre come assist al convalescente Boris Johnson. Infatti un leader rampante come Bojo, potrebbe optare per una strategia all-in dove il Coronavirus e Brexit si sovrappongono e l'origine degli accidenti all'economia si confondono, sbiadiscono. Spiega Brunello Rosa: “Il Covid-19 maschererà l'impatto negativo da Brexit. Johnson potrà tranquillamente pensare, noi andiamo avanti, tanto nessuno mi verrà a dire che il tracollo dell'economia è colpa della Brexit”. 

“A questo si aggiunga che - articola la sua analisi Rosa - qui tutti hanno interesse a fare negoziati rapidi e chiudere questa partita. Nessuno vuole rimanere appeso, né l'atteggiamento sarà particolarmente confrontational. Con una crisi globale di questa portata non negozi sulle minuzie. Guardi al quadro complessivo". 

Un ragionamento che può estendersi anche all'altro grande nodo: la libera circolazione delle persone. “A questo punto, con Schengen down e le frontiere chiuse in tutta Europa, qualcuno potrà biasimare Brexit per la limitazione della libertà di circolazione? Il disentanglement, sbrigliare la matassa sugli effetti, sarà puro esercizio accademico” conclude. 

Ed in effetti il tenore delle dichiarazioni rese in questi giorni confermano l'impegno di Downing Street a concludere il negoziato sulle future relazioni tra Europa e Regno Unito entro il 31 dicembre.  Rishi Sunak, prodigioso Cancelliere dello Scacchiere, in un recente briefing alla stampa ha chiarito che il governo è “impegnato a rispettare la scadenza” e così Johnson, attraverso il suo portavoce, ha smentito possa esserci una nuova dilazione, un nuovo rinvio della Brexit.  

Queste le dichiarazioni di principio. Ma di fatto un'altra finestra per ritardare la Brexit c'è. E anche qui, ancora una volta, il Covid-19 è (quasi) d'aiuto. Il comitato congiunto GB - EU per la negoziazione delle future relazione, infatti, potrebbe chiedere entro e non oltre il 1 luglio 2020 una estensione delle trattative, in questo caso, non ripetibile. 

Lo stesso comitato, a quel punto, dovrebbe concordare  condizioni e termini di partecipazione del Regno Unito al bilancio Ue, che dal 2021 inizia il suo settennale decorso.  Un nodo cruciale per il governo Johnson che a quel punto dovrebbe giustificare ai Brexiteer più intransigenti, non solo i tanti contestati 39 milioni di sterline di contribuzione, ma anche un extra gettito nelle casse di Bruxelles. Un boccone troppo amaro da inghiottire. 

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