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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ue: "Emissioni zero solo nel 2050". Greta e Greenpeace critici: "Una resa"

La Commissione europea presenta l'attesa legge sul clima, che però non convince gli ambientalisti: "Mancano obiettivi al 2030 e stop a sussidi a fonti fossili"

Arriva nello stesso giorno della visita a Bruxelles di Greta Thunberg l’annuncio della Commissione europea con riferimento agli obiettivi di progressiva riduzione, finalizzata all’azzeramento entro il 2050, dei gas serra in atmosfera. Seguendo un approccio diviso in due fasi, l’esecutivo Ue valuterà e presenterà innanzitutto proposte finalizzate “almeno a dimezzare, se non ridurre del 55%” le emissioni entro il 2030. L’impegno di rendere l’Ue neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 è in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi di mantenere l'aumento della temperatura globale al di sotto dei 2°C. 

La tabella di marcia 

Per fare ciò, l’esecutivo Ue proporrà entro i primi sei mesi del 2021 una nuova direttiva sul sistema europeo di scambio di quote di emissioni (Ets), regole sul consumo del suolo - destinate al rimboschimento di vaste zone dell’Ue - nuove norme sull’efficienza energetica e sulle rinnovabili e quella che si preannuncia come una stretta sulle emissioni causate dalla circolazione di auto e furgoni. Diverse altre iniziative annunciate oggi nell'ambito del Green Deal europeo contribuiranno, inoltre, al sviluppare un “meccanismo di adeguamento delle frontiere del carbonio” per una serie di settori produttivi. 

Obiettivi giuridicamente vincolanti 

La legge europea sul clima - oggi discussa dal Collegio dei commissari - stabilisce anche l’avvio di una consultazione pubblica per coinvolgere i cittadini e le imprese nella progettazione delle nuove regole. Al netto del confronto popolare, la Commissione chiede l’introduzione di un obiettivo giuridicamente vincolante di zero emissioni nette. Su questo punto, vari osservatori fanno notare un possibile scontro coi Governi nazionali, molti dei quali vedrebbero in tale vincolo un'indebita intrusione.

Stati obbligati ad agire

Con l’approvazione di questa proposta, istituzioni Ue e Stati membri saranno infatti tenuti ad adottare le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi sul clima. Si prevede anche l’introduzione di strumenti di misurazione per monitorare i progressi e adeguare le politiche di conseguenza. 

Investimenti 'green'

Questa transizione richiederà significativi stanziamenti di risorse pubbliche e private. A tal fine, a gennaio la Commissione ha presentato un piano europeo per gli investimenti nell'ambito del Green Deal per mettere a disposizione almeno un trilione di euro per gli investimenti sostenibili nei prossimi dieci anni, nonché un meccanismo di transizione equo per garantire un sostegno mirato per le regioni più colpite dalla scomparsa di posti di lavoro legati alle fonti fossili. 

Le critiche

La legge sul clima non convince il fronte ambientalista. "Senza obiettivi al 2030 basati sulla scienza, né misure per porre fine ai sussidi ai combustibili fossili, ci stiamo preparando al fallimento. Il momento di agire è ora, non tra 10 anni", dice il responsabile delle politiche per il clima di Greenpeace Europa, Sebastian Mang. Oltre a Greenpeace, il Climate Action Network, Friends of the Earth Europa e, in una lettera aperta, Greta Thunberg e altri 34 attivisti per il clima hanno mosso rilievi sostanziali alla proposta di Bruxelles: "Zero emissioni nette entro il 2050 per l'Ue equivale alla resa", ha detto l'attivista svedese.

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