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Sabato, 27 Aprile 2024
Cyber criminalità / Francia

Una banda dietro la truffa della "citazione in giudizio per pedofilia"

Arrestate 18 persone che inviavano mail fasulle per conto della polizia, accusando di reati come pornografia e traffico sessuale. Le vittime hanno l'età media di 60 anni

C'era una banda, organizzata e capillare, dietro le numerose email della "polizia" che accusavano persone innocenti di aver commesso reati come pedofilia e traffico di essere umani a scopo sessuale. La truffa, volta a ottenere illegalmente somme di denaro e riciclarle, si è diffusa enormemente in Francia nel 2021. La sezione informatica della polizia di Parigi è venuta a capo dell'inchiesta, aperta due anni fa, annunciando un'ondata di arresti in varie città francesi. In totale gli arresti sono stati 18, effettuati in collaborazione con l'Europol e le autorità italiane e rumene. A preoccupare è il l'incremento di questo genere di truffe, che mietono un numero imprecisato di vittime in tutta Europa e sono diventate un potente mezzo a disposizione della criminalità organizzata nonché di delinquenti indipendenti.

Gravi accuse, ma false

Numerose persone hanno ricevuto e-mail, i cui mittenti risultavano essere la gendarmeria, l'Europol o altri servizi investigativi, contenenti titoli inquietanti. Nel testo si diceva che le persone erano oggetto di una citazione in giudizio perché perseguite per reati di pedopornografia, pedofilia o traffico sessuale. Ad inviare le mail erano in realtà abili truffatori, che con questi messaggi intendevano spaventare le vittime affinché pagassero una "multa" per sfuggire a presunti procedimenti giudiziari. L'età media delle vittime è sui 60 anni. Molti, non rendendosi conto dell'inganno, hanno pagato. La procura di Parigi è riuscita a venirne a capo grazie alle numerose denunce ricevute dalla sezione specializzata nei reati informatici. A seguito di due anni di indagini questa settimana sono stati arrestati 18 sospetti, principalmente nella regione di Parigi, ma anche a Le Mans e nella zona di Lione. Sono perseguiti per riciclaggio di denaro e frode organizzata. Un arresto è avvenuto anche in Belgio. Si stimano danni per oltre 3,3 milioni di euro.

Coordinamento europeo

Secondo l'accusa il circuito criminale ha operato in due fasi: prima le persone hanno aperto dei conti bancari in Francia che servivano a ricevere i fondi depositati dalle vittime. In seguito dei "collettori" hanno preso il controllo di questi conti e si sono messi in contatto con i truffatori, sospettati di operare in particolare dalla Costa d'Avorio. Vista la peculiarità, l'indagine è stata affidata all'Ufficio centrale per la lotta alla criminalità legata alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione della polizia giudiziaria. Sono state poi coinvolte anche delle sezioni speciali della gendarmeria di Nizza e di Versailles. Il coordinamento a livello europeo è stato effettuato da Europol ed Eurojust, con la collaborazione delle autorità italiane e rumene.

La truffa romantica

Anche per gli investigatori risulta difficile stimare con precisione il numero delle vittime. I truffatori di queste genere, anche indipendenti, sono in aumento in maniera massiccia. “Si tratta di reti che si cimentano in truffe di citazione falsa, ma anche in altri tipi di truffe, come la 'truffa romantica'”. Quest'ultima consiste nel sedurre online una vittima per estorcerle del denaro, come ha sottolineato al giornale Le Monde Sophie Gschwind, magistrato della sezione cyber della Procura di Parigi. Soprattutto. Questo modello di truffa è diffuso in tutta Europa e non solo, con segnalazioni provenienti anche dalla Romania, come pure dal Canada. Nel giugno 2022 in Francia sono state effettuate più di 150mila segnalazioni sulla piattaforma Pharos. Oltre 300 le denunce vere e proprie presentate per truffe di citazione falsa. Impossibile comunque rilevare tutte le vittime, perché molte persone non denunciano. La polizia ha messo in guardia anche sui danni psicologici per le persone prese di mira: almeno sei persone si sarebbero suicidate dopo essere state oggetto di questo tipo di truffa. Le autorità giudiziarie stanno indagando. Le autorità francesi hanno sottolineato che gli investigatori non inviano mai tali convocazioni via e-mail, men che meno si offrono di ritirare le accuse in cambio di fantomatiche "multe".

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