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Sabato, 27 Aprile 2024
Il personaggio

Chi è la parlamentare europea accusata di essere una "spia russa"

Il media indipendente The Insider accusa l'eurodeputata lettone Tatjana Ždanoka di lavorare come agente dei servizi segreti russi. Avrebbe collaborato alla propaganda del Cremlino

Un'eurodeputata del Parlemento europeo opera da anni come "spia russa". L'accusa è stata lanciata nei confronti di Tatjana Ždanoka, parlamentare lettone di lunga data. Secondo un'indagine pubblicata dal media russo indipendente The Insider, la politica sarebbe un agente che collabora con i servizi segreti russi. Il Parlamento europeo ha aperto un'inchiesta, mentre la donna nega le accuse. 

Chi è Tatjana Ždanoka

La lettone Tatjana Ždanoka, eletta la prima volta a Bruxelles nel 2004, sarebbe diventata una risorsa del Cremlino almeno dal 2015. Più che per i soldi, la donna avrebbe sostenuto la causa russa per ragioni ideologiche, rinnegando l'esistenza stessa del suo Paese. "Nonostante abbia un passaporto lettone, Ždanoka ha comunque costruito una carriera opponendosi alla sua esistenza come paese sovrano", si legge nell'inchiesta di The Insider. "Ždanoka è stata esplicita nel suo sostegno al vicino orientale della Lettonia, la Russia, insieme agli sforzi ben documentati e in corso di quell’ex padrone coloniale per interferire nei Paesi Baltici", rincara la dose il media russo sulla base di interviste e comunicazioni ottenute. La donna è di origini russe, come circa un terzo degli abitanti della Lettonia. All'inizio del 2022, l'etnia russa costituiva il 24,2% della popolazione lettone. Da quanto emerge sia dal suo lavoro come parlamentare che dalle dichiarazioni nella vita privata, l'attività della politica rappresenta un modello di promozione della propaganda russa.

Azione politica a favore del Cremlino 

All'inchiesta hanno collaborato, insieme a The Insider, il media estone Delfi, il centro lettone di giornalismo investigativo Re:Baltica e il quotidiano svedese Expressen. Gli autori hanno citato e-mail trapelate tra Ždanoka e i suoi presunti referenti russi. Ci sarebbero poi altre fonti che sostengono questa ipotesi. Ždanoka, che non risulta iscritta a nessun gruppo parlamentare, nega le accuse, ma il Parlamento europeo sostiene che le sta prendendo in seria considerazione e che avrebbe aperto un'indagine. Tra gli elementi a testimonianza della "collaborazione", viene citata la partecipazione di Ždanoka  come osservatore internazionale del referendum sull'annessione della Crimea alla Russia nel 2014. Un voto ampiamente considerato illegittimo. Nel marzo 2022 ha votato insieme a pochi altri contro la condanna del Parlamento europeo dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. La politica, laureata in matematica e fisica, è co-presidente dell'Unione russa lettone e dei suoi partiti predecessori dal 1993. 

Incontri regolari con l’intelligence russa

Secondo The Insider, l'eurodeputata lettone avrebbe riferito informazioni incontrandosi regolarmente con membri noti del Servizio di sicurezza federale russo (Fsb), che sono definiti i suoi "ufficiali competenti". Le accuse derivano da e-mail trapelate e commenti provenienti da fonti di intelligence nei Paesi Baltici e in altri paesi occidentali. Pur sostenendo che Ždanoka non si sarebbe limitata alla retorica pro-Russia, rimane oscuro quali siano state esattamente le attività clandestine a sostegno di Mosca. In base alle e-mail, il primo funzionario di riferimento è stato un membro veterano dell'Fsb della direzione centrale di San Pietroburgo, Dmitry Gladey, 74 anni, che "ha diretto Ždanoka dal 2004 al 2013 circa", si legge su The Insider. "Dopo il 2013 Ždanoka è stata in regolare contatto con Sergei Beltyukov, un membro dell'Fsb", ha ricostruito il media.

Divieto di rielezione

"Non posso considerare questo testo come una domanda che mi viene posta perché si basa su informazioni che presumibilmente hai e che, per definizione, non dovresti avere", ha risposto Ždanoka interrogata dal media indipendente russo. Nel 2022 il parlamento lettone ha introdotto una norma che vieta a "persone e organizzazioni politiche orientate al Cremlino" di candidarsi a una carica. In base alla novità legislativa, che sarebbe stata creata pensando proprio a Ždanoka, lei non può candidarsi alla rielezione. In seguito alla pubblicazione, The Insider ha affidato tutto il materiale ai servizi segreti lettoni che si occuperanno di proseguire l'indagine.


 

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