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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"A Stoccolma avremo a breve l'immunità di gregge", la Svezia autopromuove il suo 'no' al lockdown

Per l'Agenzia di sanità pubblica sarebbe una questione di settimane con il Paese che avrebbe già superato il picco dei contagi senza prendere misure di quarantena. In tutto sono morte 1.765 persone per il coronavirus

Affidarsi quasi solo all'autodisciplina dei propri cittadini e consentire una diffusione del coronavirus, non imponendo dure misure di quarantena come negli altri Stati europei e mondiali, potrebbe essere stata una scelta vincente per la Svezia, o almeno di questo sembrano convinti gli esperti del governo. Nel Paese le uniche misure di distanziamento sociale introdotte prevedono la proibizione dei raduni di oltre 50 persone e le visite nelle case di riposo. Per il resto il governo si appella al senso di responsabilità individuale e alla capacità di ciascuno di seguire le raccomandazioni sanitarie.

I primi effetti della strategia

E adesso, mentre nell'Unione europea si sta cercando, in ordine sparso e con molta difficoltà, di passare alla famosa fase due, Stoccolma sarebbe a poche settimane dal raggiungimento dell'immunità di gregge. "Nelle principali zone abitate della Svezia, intorno a Stoccolma, abbiamo raggiunto un plateau di nuovi casi e stiamo già vedendo l'effetto dell'immunità di gregge e tra qualche settimana ne vedremo ancora di più”, mentre “nel resto del Paese, la situazione è stabile”, ha detto alla CNBC il dottor Anders Tegnell, capo epidemiologo dell'Agenzia di sanità pubblica svedese.

Immunità di gregge

L'immunità di gregge solitamente si raggiunge quando circa il 60% della popolazione diventa immune al virus, o perché ha contratto e superato la malattia, o perché è stata vaccinata. Non esistendo ancora però un vaccino per il coronavirus se non si proteggono bene le categorie vulnerabili come gli anziani o coloro che hanno altre malattie, il rischio è che il tasso di mortalità possa schizzare alle stelle in assenza di altri interventi e così questa tattica è stata ritenuta quasi da tutti troppo pericolosa. Il primo Paese a parlare apertamente della necessità di raggiungere almeno “una certa” immunità di gregge per battere il Covid-19 è stato il Regno Unito, dove però il governo di Boris Johnson non si è affidato solo a questo obiettivo e ha anche preso quelle che sono state definite “misure draconiane” per evitare una diffusione troppo massiccia della malattia che avrebbe messo in pericolo la vita di troppe persone.

Declino dei casi

In Svezia Tegnell ha affermato che i dati di campionamento e modellizzazione indicherebbero che il 20% della popolazione di Stoccolma sarebbe già immune al virus e che "tra qualche settimana potremmo raggiungere l'immunità di gregge e riteniamo che sia per questo che stiamo assistendo a un lento declino dei casi, nonostante aumentiamo sempre più i test". In realtà poi lo stesso istituto ha ammesso che nel conteggio ci sarebbero stati alcuni errori, e si attende la correzione con i risultati più precisi.

I contagi

Nel frattempo ieri il Paese ha ufficializzato il suo più alto numero di morti giornaliere dall'inizio dell'epidemia, con 185 persone che sono decedute nelle ultime 24 ore. In totale gli ultimi dati ufficiali parlano di 15.322 casi confermati e 1.765 morti con una popolazione totale di circa 10 milioni di abitanti. Circa 6.200 contagi sono stati registrati nella capitale, Stoccolma. "Sfortunatamente il tasso di mortalità è alto a causa del fatto che il virus è arrivato in alcune case di cura per anziani e ne stiamo studiando la causa", ha detto l'esperto del governo.

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