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Sabato, 27 Aprile 2024
Paese diviso / Spagna

In migliaia in piazza in Spagna contro l'amnistia ai separatisti catalani

Circa 170mila persone in corteo a Madrid contro l'accordo che ha permesso al socialista Sanchez di tornare al potere. Il provvedimento riguarderà 400 persone, tra cui l'ex presidente della Generalitat Puigdemont

Circa 170mila persone hanno sfilato ieri a Madrid nella più grande protesta contro la legge di amnistia che i socialisti spagnoli hanno approvato per i responsabili del tentativo di secessione della Catalogna nel 2017. La manifestazione, l'ultima di una serie di proteste in tutto il Paese, ha avuto luogo due giorni dopo che il primo ministro socialista spagnolo Pedro Sanchez ha ottenuto un nuovo mandato di quattro anni come premier con l'appoggio dei partiti catalani e basco-nazionalisti in cambio dell'approvazione della legge.

I manifestanti, molti dei quali sventolavano bandiere spagnole e reggevano cartelli con scritto "Sanchez traditore" e "Non vendete la Spagna", hanno manifestato contro la legge che, secondo quattro associazioni giudiziarie e partiti politici di opposizione, minaccerebbe lo stato di diritto e la separazione dei poteri. Le autorità hanno stimato in 170mila il numero dei manifestanti nella capitale. Anche Alberto Nunez Feijoo, leader dell'opposizione del Partito popolare, e Santiago Abascal, leader del partito di estrema destra Vox, hanno partecipato alla marcia organizzata da gruppi civili. Dopo la manifestazione, centinaia di persone hanno protestato in autostrada vicino al Palazzo della Moncloa, residenza del primo ministro a Madrid. La strada A6 è stata chiusa per circa un'ora durante la protesta, ma è stata poi riaperta dopo che la polizia ha sgomberato l'area.

L'amnistia riguarderà circa 400 persone coinvolte nel referendum sull'indipendenza che si è concluso nel 2017, compresi i separatisti ma anche la polizia coinvolta negli scontri con gli attivisti. E riguarderà anche il leader dei separatisti di Junts, Carles Puigdemont, che attualmente vive in esilio in Belgio per sfuggire all'arresto dopo aver organizzato il referendum sulla secessione, e aver dichiarato unilateralmente l'indipendenza della regione quando era presidente della Generalitat.

Il referendum sull'indipendenza è stato dichiarato illegale dai tribunali e ha provocato la peggiore crisi politica della Spagna da decenni. L'amnistia sarà la più grande in Spagna dall'amnistia del 1977 per i crimini commessi durante la dittatura di Francisco Franco e la prima legge di amnistia approvata nell'Unione europea dal 1991, secondo il consiglio di ricerca spagnolo Csic.

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