rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Alluvioni / Slovenia

L'incredibile serie di frane che ha colpito la Slovenia: bilancio sale a 6 morti

Secondo i geologi, non si è mai verificata una situazione del genere. Diverse abitazioni sono ancora irraggiungibili, e gli smottamenti potrebbero continuare

Il "più grande disastro naturale" degli ultimi 30 anni, secondo il premier Robert Golob. Il "più grande volume di frane che conosciamo finora", a detta del geologo Miloš Bavec. Quale che sia la definizione più appropriata, di sicuro è impressionante la serie di frane che si stanno verificando in Slovenia da giovedì scorso dopo le piogge torrenziali e le inondazioni. Il bilancio delle vittime è salito a sei, stando all'ultimo bollettino delle autorità. Mentre diverse zone e abitazioni del Paese alpino da due milioni di abitanti sono ancora irraggiungibili.

Domenica, i soccorritori hanno recuperato il corpo di un uomo di 35 anni in un fiume vicino al villaggio di Mirna Perc, nell'est del Paese. Un altro uomo, che stava prendendo parte alle operazioni di soccorso, è stato trovato morto dopo essere caduto in un pozzo vicino a Lubiana, la capitale. In precedenza erano stati ritrovati i corpi di due sloveni e di due turisti olandesi. La protezione civile sta faticando a liberare le strade di accesso ad aree abitate, che per il momento sono raggiungibili solo in elicottero. Molte abitazioni sono ancora senza acqua e luce, mentre il numero di sfollati aumenta di ora in ora. Secondo il premier Golob, i danni ammonteranno a diversi miliardi di euro. 

I geologi hanno avvisato le autorità di Lubiana che le frane, anche di grandi dimensioni, potrebbero continuare anche senza il ritorno delle forti piogge, minacciando infrastrutture e case.  Gli esperti concordano che a determinare la situazione siano stati, da un lato, una sequenza di precipitazioni eccezionale, dall'altro, "le conseguenze di insediamenti irragionevoli e di una cattiva convivenza con la natura", ha avvertito il geologo Bavec. Il ministro delle risorse naturali e degli affari territoriali, Uroš Brežan ha affermato che è necessario regolare il flusso dei letti dei fiumi: "Se in futuro avremo eventi così estremi, probabilmente non disponiamo di misure efficaci per tali situazioni, quindi dovremo guardare dove collochiamo le costruzioni", ha sottolineato.

La Slovenia ha chiesto aiuto all'Unione europea, in particolate per macchinari pesanti come escavatori e ponti temporanei prefabbricati. Attraverso l'attivazione del Meccanismo di protezione civile dell'Ue, nel Paese sono in arrivo tre squadre di vigili del fuoco e ingegneri da Francia, Germania e Croazia. Lubiana ha anche chiesto alla Nato di fornire elicotteri da trasporto e soldati per aiutare negli sforzi di recupero.

Continua su Today

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'incredibile serie di frane che ha colpito la Slovenia: bilancio sale a 6 morti

Today è in caricamento