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Domenica, 28 Aprile 2024
L'intesa / Spagna

Settimana lavorativa di 37,5 ore e asili per tutti: il programma del nuovo governo Sanchez

Socialisti e sinistra hanno trovato l'accordo di coalizione, che prevede anche tasse sugli extraprofitti di compagnie energetiche e banche. Adesso toccherà convincere i separatisti catalani all'appoggio esterno

Una settimana lavorativa corta di 37,5 ore (a parità di salario), congedi di paternità e maternità più ampi, e un nuovo aumento del salario minimo. Ma anche il mantenimento delle tasse sugli extraprofitti di società energetiche e banche. Sono i punti principali del programma su cui il Partito socialista (Psoe) e il movimento politico di sinistra Sumar hanno trovato l'intesa per dar vita al terzo governo guidato da Pedro Sanchez.

L'accordo è in linea con la precedente legislatura, caratterizzata da diverse riforme su lavoro e giustizia sociale, come quella che ha ridotto drasticamente i contratti precari nel settore privato. La collaborazione tra socialisti e sinistra ha retto finora, ma adesso dovrà fare i conti con la vera sfida del nuovo mandato di Sanchez, ossia l'appoggio dei partiti autonomisti e indipendentisti, a partire dai catalani di Esquerra Repubblicana e di Junts per Catalunya, formazioni con cui continuano negoziati politici sottotraccia.

La settimana corta e le tasse sugli extraprofitti

Questi negoziati non toccheranno il nocciolo dell'accordo programmatico: la riduzione della settimana lavorativa "senza diminuzioni salariali" da 40 a 37,5 ore entro il 2025 (misura che riguarderà 12 milioni di lavoratori), un allargamento dei giorni di congedo per papà e mamme, e un ulteriore ritocco al rialzo del salario minimo. Psoe e Sumar hanno anche concordato una riforma fiscale "equa", che "faccia sì che banche e grandi compagnie energetiche contribuiscano alla spesa pubblica": tradotto, le tasse straordinarie sugli extraprofitti saranno mantenute. 

Il documento prevede anche altre misure come l'attuazione di un piano contro la disoccupazione giovanile, l'aumento del patrimonio edilizio pubblico, e l'universalizzazione dell’istruzione da 0 a 3 anni. Su quest'ultimo punto, il governo si impegna che entro i prossimi quattro anni tutti i bambini di 2 anni abbiano accesso ai servizi scolastici. Inoltre, il programma prevede una legge che stabilisca un tetto massimo legale per le liste d'attesa per la sanità pubblica

Non mancano le politiche ecologiste: una legge sul cambiamento climatico dovrebbe portare a una riduzione delle emissioni del 55% e una quota di energia rinnovabile pari al 48% del totale entro il 2030. Sul modello di quanto già fatto dalla Francia, Sanchez e la sinistra hanno concordato di ridurre i voli nazionali per i quali è disponibile un collegamento in treno alternativo di una durata massima di due ore e mezza.

Il nodo catalano

Per potersi confermare come premier, Sanchez dovrà tuttavia ottenere il sostegno dei partiti autonomisti e indipendentisti. I catalani, in particolare, hanno posto come condizioni l'amnistia per i separatisti condannati in seguito alla fallita secessione della Catalogna nel 2017. In base a quanto previsto dalla Costituzione, se non riuscisse a ottenere la fiducia del Parlamento entro il 27 novembre, il re dovrà sciogliere le Camere e indire nuove elezioni.

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