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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La Romania incrimina il magistrato indicato dal Parlamento Ue per guidare la procura europea

L'eroina della lotta alla corruzione di Bucarest accusata di questo stesso reato, in un processo che sembra una ritorsione per le sue inchieste

La presidenza di turno del Consiglio dell’Ue apre lo strappo istituzionale con il Parlamento europeo, incriminando per corruzione Laura Codruta Kovesi, magistrato romeno indicato dall’Eurocamera per la guida della futura Procura europea. Kovesi è stata posta sotto accusa dal governo di Bucarest, quello attualmente responsabile del coordinamento delle politiche degli Stati membri dell’Ue, e fin dall’inizio contrario alla nomina del pubblico ministero.

Giudice scomodo

L'impressione è che la 45enne romena fosse diventata una persona scomoda. Aveva dichiarato guerra al fenomeno della corruzione del suo Paese. Aveva svolto le sue funzioni di capo del dipartimento anti-corruzione, spingendosi probabilmente troppo in là. Voleva cambiare, e questo le potrebbe essere costato troppe antipatie. “È una mossa volta a zittirmi, e a colpire tutti noi che nel sistema giudiziario abbiamo fatto il nostro lavoro”, ha denunciato nel suo ultimo giorno di ‘libertà di parola’. Una delle conseguenze dell’incriminazione è l’impossibilità, a partire da venerdì scorso, di rilasciare dichiarazioni sulla vicenda.

Impossibilità di lasciare il Paese

L’altra conseguenza è il divieto di lasciare il Paese. Quindi non potrà andare in Lussemburgo, sede della procura europea, la cui entrata in funzione è prevista per il 2020. Il nuovo organismo comunitario sarà responsabile della lotta ai reati quali corruzione e frodi fiscali transfrontaliere, in particolare quelle relative all’evasione ed elusione dell’Iva. In Parlamento europeo le notizie giunte dalla Romania non sono state prese bene.

Le critiche del Parlamento Ue

Per la deputata dei Verdi Europei, Ska Keller, la vicenda è sospetta “Solleva molti dubbi che una nuova unità giudiziaria direttamente controllata dal governo accusi Laura Kövesi di corruzione”, sostiene. “La costituzione di questa unità particolare è contraria alla separazione dei poteri e allo stato di diritto, come affermato dalla Commissione di Venezia”, l’organo consultivo del Consiglio d'Europa responsabile delle questioni di diritto costituzionale.

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