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Sabato, 20 Aprile 2024
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“Regola del deficit va rispettata”. Parola di Berlusconi l'europeista

L'Europa è “imprescindibile”. La “signora Merkel ci sostiene”. E il fatidico tetto del 3%, che molti dei suoi, a partire dal presidente dell'Eurocamera Tajani, vorrebbero superare per il momento non si tocca: “Non è nel nostro programma”. A Bruxelles va in scena il Cavaliere “garante”  

Matteo Salvini ha detto che l'Italia non ha bisogno di “garanti da Bruxelles”. Ma la due giorni di Silvio Berlusconi nel cuore dell'Europa è iniziata proprio all'insegna di una garanzia diretta ai partner Ue: il programma di governo di Forza Italia (e dunque della coalizione con Lega Nord e Fdi) è di stampo pro-europeo. A partire dal Patto di stabilità e dal fatidico tetto del 3% del rapporto deficit/Pil, che, promette il Cavaliere, verrà rispettato.

Il Patto di stabilità

Parole che sono sembrate una smentita della presa di posizione del presidente del Parlamento europeo, il forzista Antonio Tajani, che nei giorni scorsi, in polemica con il commissario Ue Moscovici, aveva ventilato la possibilità di uno sforamento (allineandosi in questo con Salvini e Di Maio). Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa con il segretario generale del Ppe Antonio Lopez, ha tenuto a precisare: “Tajani ha detto che è una regola che, in caso di certe necessità di programma economico, può essere superata. E in questo io concordo con lui: dico che è difficile ritenere che sia una regola corretta, perché deve essere adattato il deficit annuale di ogni Stato alle esigenze di sviluppo del singolo Stato”.

Premesso questo, il programma di governo prevede che la regola venga rispettata, perché “con la rivoluzione fiscale che introduciamo attraverso la flat tax, faremo aumentare il Pil” e dunque si potrà aumentare anche la spesa senza sforamenti invisi a Bruxelles e allo stesso Ppe di cui Fi fa parte, e che è una sorta di guardiano Ue del rigore dei conti. Ma non solo, con la flat tax il Cavaliere mira ad accontentare Bruxelles su un altro punto caldo, il debito publico italiano: “Oggi è al 134%: noi vogliamo assolutamente ridurre questa percentuale e portarla almeno a quel 125% che era al momento del colpo di Stato del 2011, quando fui costretto a dare le dimissioni dal governo”.

“Merkel ci sostiene”

L'europeismo di Berlusconi prosegue quando si parla di Angela Merkel e del ritorno della Grande coalizione con i socialdemocratici in Germania: “Dobbiamo guardare con favore a quello che è accaduto ieri in Germania, che va verso la sicurezza di avere un governo e questo comporterà la possibilità per la signora Merkel di essere autorevole in Europa”. E aggiunge: “Io ho sempre avuto con la signora Merkel un eccellente rapporto di rispetto reciproco. Anche se qualcuno ha cercato poi di mettere zizzania facendo circolare delle volgarità che si sono rivelate non essere vere. Al di là di questo i nostri rapporti sono sempre stati molto positivi. La signora Merkel ci sostiene". 

“L'Unione europea è imprescindibile”

L'esistenza dell'Unione europea è “essenziale”, ha continuato il Cavaliere: “Per noi l'Europa è imprescindibile e speriamo che possa tornare presto sui binari indicati dai padri fondatori che vedevano l'Europa come faro di civiltà e di democrazia". Dopo le grandi guerre terribili e micidiali della prima parte del secolo scorso, l'Europa ci ha dato settant'anni di pace, è il ragionamento di Berlusconi. Per questo, “occorre che l'Europa si rafforzi, che si dia una politica estera comune, unica, e una politica della difesa comune. Questo porterebbe a molti milioni di euro di risparmi e farebbe diventare l'Europa quello che oggi non è, una potenza mondiale capace di sedersi al tavolo delle grandi potenze" 

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