L'ultima regina d'Europa. Che potrebbe battere il record di Elisabetta
Margrethe II di Danimarca, artista e "rivoluzionaria", è adesso la monarca al potere più longeva d'Europa. Cugina della più famosa sovrana britannica, ha da poco festeggiato i 50 anni al trono
L'ultima regina al potere in Europa è un'artista che vive in Danimarca e che potrebbe battere il record di longevità della più famosa cugina, Elisabetta II. Si chiama Margrethe II e ha da poco festeggiato i 50 anni di regno. Anche se “in forma ristretta”, in segno di rispetto per la defunta parente.
Con la scomparsa della più nota sovrana, Marghethe dovrebbe regnare per altri 21 anni. Se invece volesse battere il record assoluto, che appartiene a Luigi XIV, salito al trono all’età di 5 anni, dovrebbe restare sul trono altri 23 anni. Traguardi non proprio alla portata, dato che la regina danese ha 82 anni. Ma non impossibili da raggiungere.
Margrethe fu proclamata regina il 15 gennaio 1972, un giorno dopo la morte del padre Frederik IX, avvenuta in seguito a una malattia. Cugina di terzo grado di Elisabetta II, si dice che tra le due vi fosse un legame molto stretto. Secondo quanto riportato dal Guardian sarebbe stata Margrethe stessa a chiedere di cancellare la maggior parte degli eventi previsti per il suo Giubileo in segno di rispetto per la morte della "collega" e parente britannica, lasciando il gala come unica celebrazione. "Tua madre era molto importante per me e per la mia famiglia. Era una figura imponente tra i monarchi europei e una grande ispirazione per tutti noi. Ci mancherà terribilmente”, ha scritto Margrethe nella lettera inviata al nuovo sovrano britannico Carlo III.
Margrethe è stata la prima capo di Stato donna della Danimarca dai tempi della regina Margrethe I (1376-1412), ed è nota per aver “innovato” la monarchia danese. In passato, supportò apertamente il figlio nel matrimonio con una donna “non-nobile” e negli anni ha cercato in ogni modo di “normalizzare” la vita della famiglia reale. I figli e i nipoti frequentano normali scuole pubbliche e i membri adulti della famiglia sono spesso visti fare shopping, cenare o andare in bicicletta in pubblico come qualsiasi altro danese.
È considerata un'abile artista visiva, avendo illustrato diversi libri ed esposto le sue opere in musei in patria e all'estero. Ha anche lavorato come costumista e scenografa presso il Royal Danish Ballet e il Royal Danish Theatre. Margrethe, linguista, ha anche partecipato a progetti di traduzione, tra cui una traduzione del 1981 di "Tutti gli uomini sono mortali" di Simone de Beauvoir, sotto pseudonimo.
