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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Timori per la privacy e acquisizioni “killer”. L’Ue minaccia indagini su Google per il caso Fitbit

Il colosso del web vuole comprare la promettente società di accessori tecnologici per fare sport e monitorare lo stato di salute. In allerta l’organismo antitrust dell’Unione europea

L'Ue dovrebbe prendere in considerazione l'imposizione di “nuovi obblighi” nei confronti delle principali piattaforme web che costringano queste ultime a segnalare i propri piani di fusione e acquisizione alle autorità europee, come già sono obbligate a fare le altre grandi imprese nel mercato unico. L’obiettivo dell’esecutivo Ue sarebbe quello di evitare le cosiddette “acquisizioni killer” finalizzate ad eliminare i potenziali competitor. 

L'operazione Google-Fitbit

Ad evidenziare l’urgenza di introdurre qualche regola che limiti lo strapotere dei giganti del web è stata la notizia dell'acquisizione da parte di Google della società Fitbit, specializzata nelle tecnologie ‘da indossare’ per monitorare l’attività sportiva. La società Alphabet, proprietaria del motore di ricerca più usato al mondo, sarebbe pronta a sborsare 2,1 miliardi di dollari per l’acquisizione di Fitbit. Un’operazione che ha richiamato l’attenzione di Bruxelles. 

L'ultimatum

L’agenzia Reuters riporta che le autorità antitrust Ue sono pronte a lanciare un'indagine su vasta scala sull’acquisizione, ma hanno dato a Google tempo fino al 20 luglio per offrire garanzie su una serie di preoccupazioni legate all’operazione. L’accordo ha infatti suscitato forti critiche da parte dei sostenitori della privacy su entrambe le sponde dell'Atlantico, preoccupati che Google possa utilizzare i dati ottenuti da Fitbit - capace anche di monitorare lo stato di salute delle persone - per aumentare il suo dominio nel campo pubblicitario e delle ricerche online.

Le rassicurazioni

“Lo spazio dei dispositivi da indossare è molto affollato e riteniamo che la combinazione degli sforzi hardware di Google e Fitbit aumenterà la concorrenza nel settore, a vantaggio dei consumatori e rendendo la prossima generazione di dispositivi migliore e più economica”, ha detto un portavoce del colosso americano. “Durante tutto questo processo siamo stati chiari sul nostro impegno a non utilizzare i dati di Fitbit sulla salute e sul benessere per gli annunci su Google ed è nostra responsabilità fornire alle persone la scelta e il controllo sui loro dati”, garantisce ancora il portavoce.

Oltre alla Commissione europea, ad interessarsi all’acquisizione ci sono anche il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti e le autorità australiane. 

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