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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Condannato per abuso di potere, promosso a ministro degli Interni

Succede in Polonia, Paese già al centro di un braccio di ferro con l'Ue sullo stato di diritto. L'opposizione protesta contro la nomina di Kaminski

La nomina oggi di Mariusz Kaminski come ministro dell'Interno ha provocato proteste dell'opposizione in Polonia. Membro del partito di governo Diritto e Giustizia (Pis), Kaminski è stato condannato in primo grado per abuso di potere, ma il presidente polacco lo ha poi graziato. Esponenti del partito di opposizione Piattaforma civica (PO), si sono detti preoccupati per la sua nomina a due mesi dalle elezioni politiche del 13 ottobre. Kaminski, che manterrà anche l'incarico di ministro-coordinatore delle forze speciali, assume il dicastero dell'Interno al posto di Elzbieta Witek, diventata speaker della camera bassa del parlamento.

"E' l'uomo giusto al posto giusto", ha affermato il presidente Andrzej Duda durante la cerimonia del giuramento del nuovo titolare dell'Interno. Kaminski è stato il fondatore e primo direttore dell'ufficio polacco anti corruzione Cba. Ma nel 2015 è stato condannato in primo grado a tre anni di carcere e dieci anni di interdizione dai pubblici uffici, per abusi commessi in relazione ad un'indagine condotta nel 2007 dal Cba in seno al ministero dell'Agricoltura. Tuttavia, prima ancora del processo di secondo grado, il neo eletto presidente Duda gli ha concesso la grazia. Il passo senza precedenti è stato poi ratificato dalla Corte Costituzionale nel 2018. Il Pis ha sempre considerato politicamente motivato il processo contro Kaminski.

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