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Domenica, 28 Aprile 2024
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Scoppia la "guerra post-Brexit" tra Francia e Regno Unito per il controllo del pesce della Manica

Dopo gli annunci di ritorsioni reciproche, Parigi e Londra hanno deciso di schierare le marine militari per presidiare le acque intorno all'isola di Jersey, al centro di una contesa tra i pescatori dei rispettivi Paesi nata in seguito all'uscita britannica dall'Ue

Prima la minaccia francese di staccare la corrente elettrica ai suoi 100mila abitanti. Poi, la risposta del Regno Unito con l'invio di due navi da guerra a difendere i suoi cittadini. E adesso la controreplica della Francia, che ha annunciato che "non si farà intimidire" ed è pronta a inviare la sua marina militare. Il tutto intorno all'isola di Jersey, nella Manica, divenuta suo malgrado il centro del primo caso diplomatico tra un Paese Ue e Londra dopo la Brexit. Il tutto sulla scorta di una disputa non proprio di primo piano, quella legata alle licenze di pesca nel Canale.

Il caso

Tutto nasce dopo le proteste dei pescatori francesi, che si sono lamentati dell'impossibilità di operare nelle acque britanniche a causa delle difficoltà nell'ottenere le licenze che erano state promesse nell'accordo sul divorzio, e che due settimane fa per protesta hanno anche provato a bloccare i camion carichi di pesce britannico che entravano in Europa. In base ai termini dell'intesa sulla Brexit le barche dell'Ue possono pescare all'interno delle acque britanniche se hanno prove di attività di pesca storica dal 2012-2016. Devono poi avere apparecchiature elettroniche per monitorare i loro spostamenti, cosa che non è un problema per le barche più grandi, ma lo è per molte di quelle più piccole. Essendo una dipendenza Jersey ha il potere esclusivo di rilasciare le licenze per operare nelle sue acque. Venerdì il governo dell'isola ne ha concesse 41, solo ai pescherecci francesi dotati di tecnologia che ne consente la localizzazione.

Ma il governo francese ha affermato che l'elenco delle navi approvate è arrivato con ulteriori richieste allegate che "non sono state organizzate o discusse e di cui non siamo stati informati". Le nuove misure stabiliscono "dove le navi possono andare e dove non possono", così come il numero di giorni che i pescatori possono trascorrere in mare e utilizzando quali macchinari, ha denunciato il ministero. "Questo è assolutamente inaccettabile", ha detto Girardin, secondo cui "se accettiamo questo per il Jersey, metteremo in pericolo il nostro accesso ovunque". In reatà le condizioni exra sono misure ambientali decise dall'isola, che ha stabilito cheche le draghe, attrezzi che creano solchi nel fondale per la pesca dei molluschi, possono avere solo 12 linee in uscita per non distruggere troppo l'ecosistema e che le navi devono rispettare la chiusura delle aree di nidificazione delle orate per un breve periodo di tempo per consentire la ricerca scientifica. Il governo locale sostiene che la cosa era stata anche segnalata nelle trattative per la Brexit.

Infuriati i pescatori francesi hanno anche minacciato di mettere in campo una dura protesta a loro volta circondando l'isola e bloccando gli accessi via mare di tutti i veicoli commerciali, di fatto isolandola. Un blocco dei porti rischierebbe di bloccare i rifornimenti di cibo fresco, la maggior parte dei quali proviene dal Regno Unito. Anche i funzionari francesi di stanza sull'isola hanno messo in atto una protesta. In una dichiarazione, i rappresentanti politici delle regioni di La Manche e Normandia hanno annunciato che "per mostrare la loro mancanza di comprensione e la loro insoddisfazione" per le nuove restrizioni nelle licenze di pesca post-Brexit hanno "deciso di chiudere la loro rappresentanza nelle Isole del Canale".

Dai pescatori alle navi militari

Le tensioni non si sono fermate alle organizzazioni di pescatori. E i governi di Parigi e Londra, anziché stemperare gli animi, hanno alzato il livello dello scontro. Il primo ministro britannico Boris Johnson ha inviato mercoledi' due motovedette della Royal Navy per proteggere Jersey. Le due motovedette della Royal Navy, HMS Severn e HMS Tamar, sono armate con cannoni progettati per proteggere da attacchi veloci e hanno due mitragliatrici sul ponte, ricorda il Guardian.

A poche ore di distanza, la risposta francese: Parigi ha inviato due motovedette.  Il segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune, all'Afp ha detto che le "manovre" britanniche al largo di Jersey, "non devono intimidirci". Precisando di aver parlato con il suo omologo britannico, David Frost, Beaune ha aggiunto: "La nostra volontà è non alimentare tensioni ma avere un'applicazione rapida e completa dell'accordo" post-Brexit sulla pesca.

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