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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Padoan “smonta” la flat tax di Berlusconi: “Come la fatina blu”

La proposta del Cavaliere non convince il ministro dell'Economia, che spiega: “Bisogna dire quali sono le coperture in modo che non si debba reintrodurre dopo qualche anno una nuova tassa perché c'è un buco di bilancio”

E' una delle proposte su cui punta di più Silvio Berlusconi in questa campagna elettorale. Tanto da essere sbarcato a Bruxelles con cifre in mano per presentarla ai leader del Ppe e soprattutto al presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker. Ma la flat tax non convince il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che proprio da Bruxelles, a margine dell'Ecofin, ha smontato punto per punto l'idea del Cavaliere. Riferendo anche delle preoccupazioni dei suoi colleghi europei per il futuro prossimo dell'Italia post-elezioni. 

La fatina blu

“Quando si abbassa una tassa, che la si faccia piatta o articolata, ci vuole una copertura- ha spiegato Padoan - Si deve mettere sul piatto una copertura. Se posso fare una battuta” l'introduzione della flat tax “fa parte delle proposte che chiamo bacchette magiche o fatina blu, perché sono miracolose. E spesso sono divertenti da ascoltare”. Da economista, ha continuato il ministro, “noto che quando si propone un taglio delle tasse si deve anche dire come lo si finanzia, cioè quali sono i tagli di spesa o aumenti di altre tasse per esempio, in modo tale che questa tassa sia tagliata ma sia tagliata veramente, non si debba reintrodurre dopo qualche anno una nuova tassa perché c'è un buco di bilancio”. 

Secondo Padoan l'idea di Berlusconi di ispirarsi alla Russia su questo tema "la vedrei difficile” perché l'economia russa e la flat tax di Putin sono “dipendenti dal prezzo del petrolio” e noi “com'è noto produciamo un pochino di energia, ma non siamo un paese produttore di petrolio quindi la vedrei difficile come campo di applicazione”. 

Le preoccupazioni dei ministri Ue

Padoan ha anche parlato delle preoccupazioni dei suoi colleghi europei, incontrati oggi all'Ecofin di Bruxelles: “C'è implicitamente o esplicitamente preoccupazione di una interruzione del processo verso la stabilità e la crescita” da parte dell'Italia dopo le elezioni. E questo perché “tutti sono al corrente che nella situazione attuale è previsto uno scenario di incertezza. E siccome associano questo al fatto che in quattro anni di stabilità di politica economica l'Italia ha fatto passi avanti - questo non lo dico io ma lo dicono i miei colleghi - c'è implicitamente o esplicitamente la preoccupazione che ci possa essere un'interruzione di questo progresso verso la stabilità e la crescita”, ha concluso il ministro. 

La replica di Brunetta

I commenti di Padoan non sono piaciuti al capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta: “Dimettiti da ministro, affronta le prossime settimane a viso aperto – ha scritto su Facebook - Ad armi pari sono pronto a un confronto pubblico sulle coperture della flat tax e di tutte le nostre e le vostre proposte economiche. Da professore a professore. Noi siamo persone serie e il nostro programma è perfettamente sostenibile dal punto di vista finanziario. Vedremo quello del Pd”. 

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