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Giovedì, 25 Aprile 2024
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'Ok, Google' sotto accusa: “I dipendenti possono ascoltare le conversazioni private”

L’azienda ammette che lavoratori e imprese partner hanno accesso alle registrazioni dei prodotti che usano l’intelligenza artificiale, come Google Assistant

La tecnologia alla base di Google Assistant, sistema di comando vocale utilizzabile su smartphone e altri dispositivi, permette ai dipendenti del gigante americano dell’informatica di ascoltare le conversazioni degli utenti. L’ammissione della stessa Google è arrivata dopo che alcune registrazioni in lingua olandese sono diventate di dominio pubblico. Ottenute dall’emittente belga Vrt, le conversazioni sarebbero state registrate accidentalmente.

Attivabile su vari dispositivi dicendo “Ok, Google”, l’assistenza vocale permette di dare comandi allo smartphone senza premere alcun tasto.  Google afferma che anche le imprese partner possono ascoltare le registrazioni. Tale attività servirebbe a comprendere meglio gli ordini e gli accenti della lingua. Tale funzione può comunque essere disattivata, ma così facendo l’assistente vocale perde gran parte delle sue potenzialità personalizzate.

L’emittente Vrt ha fatto sapere di essere entrata in possesso di registrazioni zeppe di informazioni personali e dati sensibili. Come i discorsi fatti all’interno di un’ignara famiglia o quelli di un utente che parla della sua vita sentimentale. Un portavoce della società tuttavia ha dichiarato alla rivista Wired che solo lo 0,2% di tutte le registrazioni è accessibile a chi lavora per Google e che i file audio sono comunque privi di informazioni che permettono di identificare l’utente.

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