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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Migranti, Tajani avverte Kurz: “Riforma di Dublino si farà con la presidenza austriaca”

Vienna guiderà l'Ue nella seconda metà del 2018. Il presidente del Parlamento europeo vuole che si chiuda entro il nuovo anno l'accordo sulle nuove leggi in materia di asilo

La “questione della riforma di Dublino”, ossia delle leggi che regolano la gestione dei richiedenti asilo nell'Unione europea, “dovrà essere risolta durante la presidenza austriaca”. Non sembra un ultimatum, ma quasi, quello che il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani ha lanciato oggi al neo cancelliere austriaco Sabastian Kurz durante un faccia a faccia a Bruxelles.

Nella seconda metà del 2018, l'Austria avrà la presidenza del Consiglio europeo e quindi svolgerà un ruolo importante nel far procedere i testi normativi più urgenti su cui gli Stati membri dovranno trovare un'intesa. Tra questi, il Parlamento Ue ha chiesto che venga inserita la riforma del regolamento di Dublino, partendo dalla proposta elaborata e votata a maggioranza dai deputati di Strasburgo lo scorso novembre. Una proposta che, pero', ha già subito un chiaro stop all'ultimo vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue, chiusosi venerdi' scorso a Bruxelles.

Lo stop alla riforma

A frenare sulla riforma sono stati soprattutto i paesi di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovenia), a cui si è aggiunta proprio l'Austria in occasione del summit. Segnale del cambio di vento a Vienna con l'arrivo alla cancelleria di Kurz e di un esecutivo che vede l'estrema destra del Fpo in ruoli chiave.  

Per queste ragioni, Tajani ribadito che il Parlamento europeo sulla riforma del sistema Ue di asilo "ha già deciso, ha votato, c'è una proposta concreta che è una base di dialogo e di decisione importante. Gli Stati membri devono fare la loro parte: mi auguro che prima la presidenza bulgara e poi quella austriaca ci permettano di avere una riforma di questo sistema".  

La questione del doppio passaporto

Nel corso dell'incontro a Bruxelles, non si è parlato solo di migranti. Inevitabile, date le recenti tensioni tra Roma e Vienna, che le discussioni abbiano toccato anche il tema della possibile concessione del passaporto austriaco ai cittadini italiani altoatesini di lingua tedesca e ladina. Su questo punto, il cancelliere austriaco “è stato molto conciliante nel colloquio con me, ma anche nelle dichiarazioni pubbliche, comprese quelle di ieri”, ha detto Tajani. “Nessuna scelta verrà fatta dall'Austria in maniera unilaterale e qualsiasi proposta verrà valutata ed esaminata insieme alla Repubblica Italiana".

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