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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Non passa la norma anti-M5s al Parlamento Ue. Pd: “Una truffa”

Forza Italia e democratici chiedevano lo stop ai gruppi “fake”, ossia composti da partiti con poche o nessuna affinità politiche, come l'Efdd di cui fanno parte i 5 stelle

Per i 5 stelle sarebbe stato un attacco alla democrazia, perpetrato con un intento ben preciso: colpire il Movimento, o meglio il gruppo di cui fanno parte, l'Efdd, relegando i suoi componenti ai margini delle attività parlamentari. Ma, per loro fortuna, la proposta di vietare la formazione di gruppi cosiddetti “fake” al Parlamento europeo, ossia composti da partiti con scarse affinità politiche, non è passata.

L'Eurocamera, riunita in plenaria a Bruxelles, ha respinto per mancanza del numero legale l'emendamento presentato dagli eurodeputati Jo Leinen (S&D), Gyorgy Schoepflin (Ppe) e Charles Goerens (Alde), che chiedevano di modificare il regolamento interno del Parlamento introducendo l'obbligo per i gruppi di avere al loro interno un'adeguata “omogeneità politica”. Un criterio non proprio oggettivo, a dirla tutta, dal momento che i proponenti non hanno indicato come “misurare” l'affinità tra partiti. E se da un lato è vero che formazioni come l'Efdd hanno al suo interno partiti che in questi anni hanno spesso votato in contrasto tra di loro (a partire dai due “big” Ukip e M5s), dall'altro la libertà di opinione (e di voto) non puo' essere certo limitata nel luogo simbolo della democrazia europea.

Chi ha votato con i 5 stelle

Sono più o meno queste le ragioni che hanno spinto un folto e trasversale blocco di eurodeputati a respingere la proposta. Tra questi, anche gli italiani della Lega, di Fratelli d'Italia e l'esponente di Possibile, Elly Schlein. Si sono astenuti poi la dem Silvia Costa ed ex Pd come Panzeri, Paolucci e Zanonato. Senza considerare gli eurodeputati “traditori”, come la folta pattuglia di liberali dell'Alde, e i Verdi e la sinistra europea, che si sono schierati con convinzione al fianco dei 5 stelle.  

“È una grande vittoria dei cittadini contro dei partiti ormai in via di estinzione. Il cambiamento non si può fermare con mezzucci da Prima Repubblica'', hanno esultato gli eurodeputati M5s a margine del voto."Il Parlamento europeo, unica Istituzione europea eletta direttamente dai cittadini, deve restare la casa di tutti", ha aggiunto il pentastellato Fabio Massimo Castaldo

La rabbia dem

"I gruppi politici al Parlamento europeo sono una cosa seria e non una truffa ai contribuenti per ottenere piu' fondi", replicano i parlamentari europei del Pd che invece hanno votato a favore. Secondo i Dem la riforma della composizione dei gruppi avrebbe "imposto un giro di vite ai finti gruppi creati solo per ottenere più soldi: gli eurodeputati grillini dovrebbero essere onesti con i propri elettori a cui promettono ogni volta la lotta agli sprechi delle istituzioni comunitarie. Ora devono dire apertamente se sono a favore della Brexit sostenuta dal loro capogruppo Nigel Farage o restituire i soldi, che hanno ottenuto in questi anni creando un finto gruppo parlamentare con gli euroscettici inglesi". 

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