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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Libia, Di Maio avverte: “Rischio terrorismo per l'Europa”

A Bruxelles Vertice con Italia, Germania, Francia e Regno Unito. L'Unione europea: “Cruciale la cessazione immediata delle ostilità”

"In questo momento la Libia non è solo un rischio per i flussi migratori" diretti in Italia, "ma è un rischio per l'Europa anche per il pericolo terrorismo". Lo ha ribadito Luigi Di Maio, al termine del mini-vertice sulla Libia a Bruxelles con i suoi omologhi di Francia, Germania e Regno Unito e l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell.

"Ue parli con una voce sola"

Il ministro degli Esteri ha ricordato che il Paese nord africano si trova "a poche centinaia di chilometri dalle coste siciliane ed è un Paese fondamentale per il Mediterraneo". "Il nostro lavoro da domani come Ue sarà coeso, l'Ue deve parlare e parlerà con una sola voce", ha continuato il leader del Movimento 5 Stelle sottolineando che "come Italia tuteliamo i nostri interessi quando chiediamo all'Europa di essere protagonista".

No alla soluzione militare

Da parte sua l'Unione Europea chiede la cessazione immediata delle ostilità per evitare il rischio di partizione del Paese. Nella dichiarazione congiunta al termine del vertice si legge che "l'Unione Europea è della ferma convinzione che non c'è soluzione militare alla crisi libica e che un conflitto protratto non farà altro che portare ulteriore miseria ai cittadini ordinari, esacerbare le divisioni, aumentare il rischio di partizione, diffondere l'instabilità nella regione e aggravare la minaccia di terrorismo”. Per questo “una cessazione immediata delle ostilità è quindi cruciale". Nel testo l'Ue riafferma il suo "impegno a cessare immediatamente i combattimenti attorno a Tripoli e altrove" e la volontà di "contribuire ulteriormente alla mediazione Onu e a un rapido ritorno ai negoziati politici".

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