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Sabato, 27 Aprile 2024
Il rapporto

L'Italia è sempre più razzista

Siamo il Paese europeo dove i neri sono più discriminati al lavoro e nell'accesso all'alloggio. È quanto emerge da un'indagine dell'Agenzia Ue per i diritti fondamentali

Il razzismo nei confronti di chi ha la pelle nera è in crescita, in Italia come nel resto d'Europa. Nel nostro Paese, le discriminazioni più evidenti riguardano occupazione e casa. Un migrante di origine africana su due vive in abitazioni sovraffollate, e sebbene l'80% abbia un lavora pagato, solo il 2% ha un appartamento di proprietà. Il 49%, poi, dichiara di essere stato discriminato per ragioni raziali quando si è presentato al colloquio di lavoro. Si tratta della percentuale più alta nell'Ue. È quanto emerge da una nuova indagine dell'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (Fra).

Il rapporto, condotto sulla popolazione di origine africana di 13 Stati membri, evidenzia che il fenomeno del razzismo è in netta crescita rispetto al 2016, quando fu realizzata la precedente indagine. Se sette anni fa il 24% degli intervistati nell'Ue aveva dichiarato di aver subito una forma di discriminazione dal punto di vista razziale, nel 2022 la quota è salita al 34%. L'Italia si piazza di poco al di sotto della media Ue (33%): sette anni fa era al 23%.

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Uno dei luoghi principali di discriminazione è il lavoro: in Europa, il 28% dichiara di essersi sentito discriminato nella ricerca di un'occupazione. In Italia, questa quota è del 49%, la più alta tra i Paesi partecipanti all'indagine. Dietro di noi ci sono Germania (48%), Austria (48%) e Finlandia (46%). "Rispetto alle persone in generale, è più probabile che" le persone di origine africana "ottengano solo contratti temporanei e che siano troppo qualificati per il loro lavoro", si legge nel rapporto. Si guardi al caso italiano: il 79% degli intervistati dichiara di avere un'occupazione retribuita, ma la stragrande maggioranza fa lavori sotto pagati.

Questo ha un risvolto sulle condizioni di vita. "L'aumento dell'inflazione e del costo della vita ha posto un numero maggiore di persone di origine africana a un rischio più elevato di povertà, rispetto alla popolazione generale", scrive la Fra. Solo il 2% dichiara di avere una casa di proprietà (nel resto dell'Ue è l'11%). Il 52% vive in abitazioni sovraffollate e fatiscenti, e il 42% non arriva a fine mese. Anche in questo caso, si tratta di percentuali sopra la media europea.

Il razzismo non è solo discriminazione nella vita quotidiana, ma comporta anche (e purtroppo) delle violenze. Il 4% degli intervistati in Europa dichiara di aver subito uno o più violenze fisiche legate al colore della pelle o alla proprio religione. In Italia, la percentuale è dell'1%. In Finlandia è dell'11%, in Germania del 9%. 

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