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Sabato, 20 Aprile 2024
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Iran, Mogherini tenta la mediazione: convocato tavolo con Francia, Germania e Regno Unito

Giovedì a Bruxelles i ministri Yves Le Drian, Sigmar Gabriel e Boris Johnson incontreranno il collega iraniano Javad Zarif. L'iniziativa dell'Alta rappresentante Ue per “garantire l'attuazione piena e continua” dell'accordo sul nuclera. Sullo sfondo le proteste interne contro il governo di Teheran e le tensioni con gli Usa

Tra le tensioni scoppiate nel paese a fine anno e il rischio di nuove sanzioni da parte degli Usa, l'Ue prova a salvare l'accordo sul nucleare con l'Iran. E a evitare nuove e destabilizzanti tensioni in una regione più che delicata. La mossa è dell'Alta rappresentante Federica Mogherini, che ha convocato per giovedi' 11 gennaio a Bruxelles un tavolo con i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna (Yves Le Drian, Sigmar Gabriel e Boris Johnson) e il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif. 

L'obiettivo, ha annunciato in una nota la stessa Mogherini, è di “assicurare una piena e continuata applicazione del piano d'azione globale congiunto", ossia dell'accordo sul nucleare sottoscritto nel 2015 dall'ex presidente Usa Barack Obama con Russia, Cina, Ue, Germania, Francia, Regno Unito e l'Iran. Un accordo che l'attuale capo della Casa Bianca Donald Trump considera "uno dei peggiori" mai firmati dagli Stati Uniti e che prevede la sospensione delle sanzioni internazionali contro Teheran in cambio del progressivo stop alla proliferazione nucleare nel paese. 

Trump pronto a nuove sanzioni?

Per l'Ue, l'Iran sta rispettando gli accordi. Ma Trump, come già fatto per gli accordi di Parigi sul clima, potrebbe portare gli Usa fuori dal tavolo. Finora, il presidente americano ha rispettato lo stop alle sanzioni, ma questo venerdi', stando alle voci che circolano alla Casa Bianca, Trump potrebbe stracciare l'accordo.  

A dare man forte al presidente Usa ci sono senza dubbio le tensioni interne all'Iran, con le proteste contro il governo di Hassan Rouhani e i violenti scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, che hanno provocato 21 morti. Il ministro iraniano Zarif ha tenuto a precisare che a Bruxelles non si parlerà di questo, ma solo dell'accordo. Mentre il suo vice, Abbas Araghchi, uno dei principali negoziatori dell'accordo, ha lanciato l'allarme sulle mosse di Trump: “La comunità internazionale deve prepararsi a una possibile uscita degli Stati Uniti dall'accordo nucleare”. La Casa Bianca ha tempo fino a venerdi' per farlo. Da qui, la decisione di Mogherini di convocare un tavolo urgente a Bruxelles proprio alla vigilia di questa delicatissima scadenza.  

L'Iran minaccia risposta "forte e appropriata"

Se Trump sceglierà la via delle sanzioni, la risposta dell'Iran sarà “appropriata e forte” e “gli Stati Uniti se ne pentiranno sicuramente”, ha avvertito un portavoce del governo iraniano. Dopo la Corea del Nord, dunque, il rischio è che Trump avvii un altro braccio di ferro con al centro il tema del nucleare. Solo che, stavolta, gli Usa potrebbero restare soli. 

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