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Sabato, 27 Aprile 2024
Testimonianza shock / Francia

Mostra in video il cranio deformato: era stato colpito da un proiettile della polizia

Quattro agenti francesi sono sospettati di aver sparato al giovane Hedi, finito in coma durante gli scontri a Marsiglia. Un pezzo di testa gli è stato rimosso

Un cranio sfigurato dopo essere stato colpito da un proiettile "flashball" della polizia. È questa l'immagine potente e dolorosa che un giovane francese ha deciso di mostrare come testimonianza della sua terribile esperienza con le forze dell'ordine d'oltralpe. All'inizio di luglio Hedi, 22 anni, era a Marsiglia durante le proteste esplose in seguito alla morte del 17enne Nahel, un ragazzo ucciso da un agente di polizia alla fine di giugno.

Nel corso dei disordini, Hedi è stato colpito da un proiettile Lbd in dotazione alla polizia francese (noto anche come flashball). Pe questa ragione è stato ricoverato in terapia intensiva, restando in coma fino al giorno successivo. Per salvarlo si è resa necessaria la rimozione di una parte del suo cranio. Nel corso dell'intervista a Kombini (sito multimediale francese), Hedi ha sostenuto di non aver partecipato alle rivolte. "Sono caduto a terra e quando volevo rialzarmi sono stato trascinato in un angolo e picchiato. Non mi è mai stato chiesto il documento d'identità o cosa stavo facendo lì", ha spiegato nel video. Oltre alle ferite al cranio, ha subito anche lesioni agli occhi.

Sospettati

Sono quattro gli agenti sospettati di aver sparato all'uomo a distanza ravvicinata con un 'flashball'. Uno di loro si trova ora agli arresti domiciliari. Come forma di protesta contro il fermo, molti agenti di polizia si sono messi in malattia, soprattutto a Marsiglia. Nella città della Francia meridionale, teatro di scontri e violenze, la magistratura ha avviato anche un'inchiesta sul coinvolgimento della polizia nella morte di un uomo di 27 anni, che sarebbe deceduto per una scossa al petto, provocata anche in questo caso da un 'flashball' in dotazione agli agenti di polizia.

Brutalità razzista

Il mese scorso i giovani francesi, soprattutto adolescenti, sono scesi in piazza in massa in diversi centri urbani, sia nelle periferie delle grandi città che nei piccoli centri, dando vita a disordini senza precedenti. Durante varie notti hanno dato fuoco alle auto, fatto esplodere fuochi d'artificio, saccheggiato negozi e preso di mira gli agenti di polizia. La Francia ha schierato decine di migliaia di agenti per contenere le azioni violente. Questa rabbia furiosa è stata scatenata dal susseguirsi di casi di brutalità e violenza da parte della polizia in Francia. In base ad una ricerca dell'agenzia di stampa Reuters si nota che la maggior parte delle vittime della brutalità della polizia ha origini africane e musulmane. Due settimane prima della morte Nahel, che era di origine algerina, un altro uomo con origini guineane era stato ucciso dalla polizia. Molti politici locali sperano che dopo le ondate di violenza seguite alla morte di Nahel portino a un cambiamento nella politica nazionale. I residenti delle banlieue etichettano la politica di Macron come un fallimento.

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