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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso / Paesi Bassi

"Italia, vergognati": la furia della ditta olandese che attende 150mila euro dal nostro governo

I lavori di demolizione dell'Expo internazionale dell'orticoltura bloccati per i ritardi nei pagamenti del nostro Paese. Che sarebbe l'unico a non aver saldato ancora il conto

L'esposizione internazionale dell'orticoltura "Floriade" si è chiusa il 9 ottobre scorso ad Almere, in Olanda. L'area dove sorgeva il villaggio dell'Expo diventerà una zona residenziale. Ma sul terreno resta ancora un padiglione: quello italiano. Il motivo? Il nostro Paese sarebbe l'unico a non aver saldato il conto per la costruzione della struttura, nonostante da mesi la ditta olandese che si è occupata dei lavori ne solleciti il pagamento, che ammonta a 150mila euro. Lo riportano i media locali.

I responsabili dell’impresa, la Reimert Bouw, sono furiosi: da almeno sette mesi attendono che dall'Italia arrivi il saldo dovuto per la costruzione del padiglione tricolore. Finora, la ditta avrebbe ricevuto solo un acconto di 30mila euro: “Chiamate, solleciti: tutto inutile - ha detto un responsabile - Mancano 150mila euro. Questo è un duro colpo per la nostra azienda”. Stando a quanto riporta Cobow.nl, a fare saltare i nervi all'azienda è stata anche la burocrazia con cui si stanno scontrando: la Reimert Bouw sarebbe in contatto con un'impresa italiana che agisce per conto del nostro governo, ma entrambi si rimpallano le responsabilità sul ritardo dei pagamenti.

L'Italia ha investito molto su Floriade, fiera molto importante per il settore dell'orticoltura: "Il padiglione Italia, con il suo giardino di circa 865 mq, esplora il tema Floriade, 'città verde in crescita', offrendo soluzioni alternative alla sfida di preservare il territorio e il patrimonio culturale italiano - si legge sul sito creato dal governo per promuovere la sua partecipazione all'expo - L'architettura del padiglione ruota attorno a diversi concetti e temi: ciclo e gestione dell'acqua, servizi ecosistemici e miglioramenti ambientali e il ruolo del passato e come le azioni attuali diventano le radici del futuro".

Per il momento, la ditta olandese non ha ancora attivato i suoi avvocati per rivolgersi ai tribunali italiani, ma ha bloccato i lavori di demolizione del padiglione, anche per coinvolgere le autorità locali nelle pressioni verso il nostro Paese: "L'italia dovrebbe vergognarsi", è l'amara constatazione di un responsabile della Reimert Bouw. Il sito di Floriade dovrebbe essere svuotato entro il 31 dicembre in modo da avviare la costruzione di un complesso residenziale. 

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