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Sabato, 27 Aprile 2024
Lotta al cancro

L'Ue vuole vietare le sigarette elettroniche aromatizzate

La Commissione ha pubblicato la sua proposta che mira a eliminare i vaporizzatori con aromi dal mercato

Niente più prodotti a base di tabacco riscaldato aromatizzato. La Commissione europea vuole vietare questa tipologia di sigarette elettroniche nel quadro della strategia per ridurre l'uso del tabacco al 5% della popolazione Ue entro il 2040.

Le vendite di prodotti a base di tabacco riscaldato sono aumentate vertiginosamente in Europa: dal 2018 al 2020, si è passati da 924 milioni a 19,7 miliardi, con un aumento di oltre il 2.000 percento, secondo un rapporto della Commissione. L'aumento dei tassi di vendita e il fatto che questi prodotti ora superino il 2,5% delle vendite totali di prodotti del tabacco ha spinto Bruxelles ad agire. 

I prodotti a base di tabacco riscaldato consentono alle persone di fumare tabacco  a una temperatura inferiore rispetto alle sigarette normali, abbassando il livello di tossine rispetto a quelle prodotte dalla normale combustione. Tuttavia, presentano seri rischi per la salute associati alla nicotina e ad altre sostanze chimiche che causano il cancro. Il divieto che vuole mettere in campo l'Ue, spiega l'Ansa, "non riguarda le sigarette elettroniche tout court ma solo quelle agli aromi. Niente più heets al mirtillo o alla menta, tanto per fare un esempio". 

"Con nove tumori polmonari su 10 causati dal tabacco, vogliamo rendere il fumo il meno attraente possibile per proteggere la salute dei nostri cittadini e salvare vite umane", ha affermato Stella Kyriakides, commissaria per la Salute. Anche gli Stati Uniti hanno messo nel mirino questo tipo di sigarette alternative: la scorsa settimana, la Food and Drug Administration statunitense ha vietato la vendita di vaporizzatori aromatizzati Juul, sostenendo che c'erano troppo pochi dati sulla tossicità di questi prodotti, che contengono nicotina. Il divieto è stato sospeso temporaneamente da un tribunale che ha accolto il ricorso degli avvocati di Juul. 

La proposta della Commissione europea sarà ora vagliata da Parlamento e Stati membri. Se eurodeputati e governi non presenteranno obiezioni, la misura entrerà in vigore in tutta l'Ue. Ma c'è da scommettere che le lobby del tabacco faranno sentire la loro voce.

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