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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Farage tradisce Di Maio per Salvini? Il nuovo caso che scuote il governo

Il leader della Lega assicura di essere "già in parola" con l'uomo della Brexit. Che, finora, è stato il principale alleato dei 5 stelle al Parlamento europeo. Sullo sfondo, gli equilibri nella maggioranza dopo le il voto di domenica. E la scelta del futuro commissario Ue

Nigel Farage "l'ho sentito. Con lui siamo già in parola. Possiamo fare davvero la rivoluzione in Europa". All'indomani del voto nel Regno Unito che potrebbe consegnare all'uomo della Brexit uno storico successo elettorale, il leader della Lega, Matteo Salvini, apre un caso che potrebbe incrinare i già tesi rapporti con i colleghi di governo del Movimento 5 stelle. Che di Farage, almeno finora, sono stati gli alleati (a dire il vero non troppo fedeli) al Parlamento europeo. 

In una intervista alla Stampa, infatti, Salvini dà per certo il sodalizio con il leader del Brexit party. Un sodalizione che si potrà concretizzare in due modi: o con una collaborazione a distanza, o con l'adesione del partito di Farage al gruppo parlamentare della Lega, l'Enf. E' quest'ultima eventualità che potrebbe creare non pochi malumori con Luigi Di Maio

Il M5s, al di là del risultato in Italia, guarda con preoccupazione a quanto succederà nelle urne degli altri Paesi. Le alleanze strette finora non sarebbero sufficienti a formare un gruppo parlamentare, cosa che li condannerebbe a un ruolo marginale nelle dinamiche interne all'Eurocamera. Il gruppo in cui hanno lavorato in questi 5 anni, l'Efdd, è accreditato al momento di 48 seggi, ma i partiti che raggiungerebbero Strasburgo sarebbero appena 4. Per formare un gruppo, ne servono almeno 7 provenienti da altrettanti Paesi Ue.

Senza Farage, il target si allontarebbe ancora di più. Ma soprattutto verrebbe meno l'alleato che in questi 5 anni ha consentito di attrarre le altre forze necessarie a formare il gruppo. Detto questo, è anche vero che la posizione dei britannici è particolare: il loro mandato è strettamente connesso alla Brexit e la pattuglia di eurodeputati di Farage, come il resto dei connazionali degli altri partiti, potrebbe lasciare Strasburgo già alla fine dell'anno. Difficilmente, dunque, Farage potrà essere un aiuto in quella "rivoluzione" di cui parla Salvini. 

Semmai, il suo ingresso last minute nel Parlamento potrà incidere sulla scelta dei membri della futura Commissione Ue. Ed è anche questo aspetto che potrebbe creare tensioni tra Lega e M5s: sulla scelta del futuro commissario italiano, infatti, Salvini potrebbe avere la tentazione di far valere il risultato delle urne. E dimostrare, con una prova di forza, chi nella maggioranza tiene davvero le redini del governo in Europa.   

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